A Feltre l’orso si risveglia dal letargo e fa una scorpacciata di miele

Il plantigrado è tornato nella zona sopra Vignui dov’era stato a Ferragosto 2024. Sabato mattina la scoperta dei proprietari che hanno avvertito la polizia provinciale

Raffaele Scottini
L'alveare distrutto dall'orso a Feltre
L'alveare distrutto dall'orso a Feltre

Orso a caccia di miele. Sembrano esserci pochi dubbi sul responsabile della scorribanda nell’area di Costa Solana a Feltre, sopra il paese di Vignui, in mezzo al verde, che ha distrutto un alveare, con scorpacciata di miele.

È il secondo passaggio in zona a sette mesi di distanza, perché un episodio simile era capitato l’anno scorso, a Ferragosto, quando venne colpito un altro apiario nella stessa proprietà.

Nella notte tra venerdì e ieri l’orso è ripassato, probabilmente lo stesso o forse un altro. Venerdì sera era tutto a posto e ieri mattina i proprietari dell’abitazione, che non vivono lì tutti i giorni, hanno trovato l’alveare in pezzi e a quel punto hanno subito contattato la Polizia provinciale, che si è recata sul posto ad effettuare il rilievo, anche in ottica di risarcimento dei danni. La segnalazione è stata fatta anche con la volontà di informare la popolazione della probabile presenza di un orso un circolazione, che non si sa dove sia diretto, e tenere desta l’attenzione soprattutto in zona.

Anche stavolta, l’animale ha lasciato i segni visibili del suo passaggio. Ha divelto l’alveare, ha tolto tutto quello che c’era da togliere, ha mangiato tutto quello che c’era da mangiare e se n’è andato.

Il tempo del letargo a quanto pare è già terminato e il plantigrado è tornato in azione, parecchio affamato. Chi ha subito il danno è sicuro che si sia trattato dell’orso, forse lo stesso esemplare della scorsa estate.

Non è semplice avere una mappatura sulla presenza dell’orso nel Feltrino. Tra avvistamenti con le fototrappole e alveari distrutti, le segnalazioni circostanziate sono molte. L’ultimo avvistamento risale alla scorsa settimana in Valle di Canzoi con un esemplare immortalato da una fototrappola.

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