La disperazione di un papà: «Mia figlia sottratta dalla madre, non so dove sia»

La donna, di origini tunisine, si troverebbe in Svizzera, ma da venerdì scorso si è resa irreperibile anche ai carabinieri

Alice Ferretti
Il papà e la piccola
Il papà e la piccola

«Sono papà di una bambina stupenda di nome L., che ho potuto abbracciare l’ultima volta il 28 dicembre e che attualmente non so dove sia, né come stia, anche se in compagnia della madre».

Inizia così la richiesta di aiuto di M. B. (utilizziamo solo le iniziali per non rendere identificabile la minore, ndr), papà di una bambina di 8 anni «sottratta e sequestrata dalla madre».

La piccola è figlia di M. B. e di una donna di origini tunisine in Italia da diversi anni. La coppia, che è separata dal 2021, ha l’affidamento congiunto della bimba.

Tutto procede normalmente fino a quando la mamma, lo scorso ottobre, sente l’esigenza di fare il passaporto alla figlia.

«Diceva per una vacanza», spiega il papà, «Io le avevo risposto che prima di dare il mio benestare avrei voluto perlomeno sapere dove, quando e per quanto tempo si sarebbe recata in ferie con la piccola. Ovviamente la paura che ho sempre avuto era che portasse la bambina in Tunisia».

Nonostante M. B. non avesse dato l’ok, la mamma sarebbe riuscita comunque a farle ottenere il passaporto.

«Probabilmente falsificando la mia firma, come già successo in passato», sospetta lui. Tramite la bambina, il papà è poi riuscito a sapere che il viaggio sarebbe stato in Svizzera, a trovare gli zii materni.

«Passano i giorni e arriva il 27 dicembre, giorno in cui ho dovuto chiedere l’intervento dei carabinieri per poter far rispettare il mio diritto di visita, così come indicato dal decreto di separazione», racconta il papà, «Il giorno successivo c’è stata la festa di compleanno di L. e quello è stato l’ultimo giorno in cui l’ho vista e potuta abbracciare».

Poco dopo M.B. scopre che mamma e figlia sono all’estero, in Svizzera.

«Tramite uno zio materno riesco a fare gli auguri di Capodanno alla bambina, ma null’altro. Arriva il 3 gennaio, quando avrei dovuto rivedere la piccola, in quanto non era stata pattuita nessuna permanenza prolungata con la madre».

Il papà si presenta a casa della donna e qui l’amara sorpresa: «Il nome non era più presente sul campanello e sulla buca delle lettere. Lo stesso giorno sono venuto a conoscenza che non sarebbero rientrate e che erano dirette a Zurigo, ma non sapevo dove si trovassero, dove alloggiassero e quando avrebbero fatto rientro. Per questo ho deciso di sporgere denuncia ai carabinieri».

Poco dopo, il 4 gennaio, la donna comunica a M.B. che lei e la bambina si sono spostate a Valencia, in Spagna. Il 7 gennaio il papà si presenta alla scuola della figlia ma né quel giorno né i successivi la piccola rientrerà in classe.

L’uomo presenta quindi un’integrazione alla querela: «Ho saputo che la mamma ha chiesto di ritirarla da scuola, senza la mia autorizzazione e senza indicare in quale altro istituto sarebbe andata la bambina».

Mamma e figlia rientrano in Svizzera e nel frattempo le telefonate con il papà diventavano «sempre più rare, sempre più brevi e apatiche da parte della bimba come se dovesse attenersi a un copione».

Il 12 gennaio M.B. torna dai carabinieri dopo una serie di scoperte fatte sul conto dell’ex compagna. «Ho scoperto che la madre della piccola si professa Ipnoterapista su Instagram, e collabora con una persona che opera in Svizzera. Ho trovato anche un video su Facebook in cui la mia ex compagna dice che tutto ciò l’ha portata a prendere decisioni molto importanti e ad avere il coraggio di cambiare Paese».

Allarmato dallo scenario che si stava dipingendo attorno alla piccola, il papà padovano tramite i carabinieri riesce a mettersi in contatto con la donna, che assicura ai militari sarebbe rientrata il 24 gennaio.

«Il 24 gennaio la mia ex non solo non è rientrata ma si è resa insieme alla piccola irraggiungibile. Non è più presente su WhatsApp, si è cancellata dai gruppi con gli altri genitori dei bambini che frequentano la classe della piccola, sono stato bloccato su tutti social e pure su Telegram, e se provo a telefonarle il numero risulta irraggiungibile. Voglio rivedere mia figlia».

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