Ghedini il “nababbo” reddito da 1,6 milioni Poi Brunetta e De Poli

PADOVA. Redditi dei parlamentari: in testa alla classifica dei veneti c’è sempre lui, Niccolò Ghedini, rieletto senatore a Bassano con il 52%: l’avvocato deve a Berlusconi la sua fortuna e non solo in politica. Tra un’udienza e l’altra Ghedini ha dichiarato nel 2017 un reddito imponibile di 1 milione e 623.533 euro, in leggero calo rispetto a un milione e 645.606 euro del 2016. Certo che se dovesse fare il ministro in un eventuale governo guidato da Salvini, l’avvocato-senatore sarebbe costretto ad abbandonare la top ten dei “paperoni” in politica: nel gruppo di testa spiccano il senatore a vita Renzo Piano con 3 milioni, il re delle cliniche private Antonio Angelucci, e su tutti svetta con oltre 5 milioni Alberto Bombassei, deputato del gruppo Misto, eletto con Monti nel 2013 proprio in Veneto. Poche novità sul versante del patrimoniale: l’ avvocato padovano si è limitato a vendere un’Audi A8 da 24 cavalli e ne ha comprata una di nuova della medesima cilindrata.
Per quanto riguarda i grillini, i loro redditi sono facili da calcolare perché con il sistema dei rimborsi al fondo del microcredito del Mef, nelle loro tasche restano 5.300 euro lordi al mese e sono tutti attorno a quota 98 mila euro l’anno, almeno questo è quanto emerge dalle dichiarazioni di Marco Brugnerotto, Francesca Businarolo e del senatore vicentino Enrico Cappelletti non più ricandidato. Discorso analogo per il bellunese Federico D’incà, la padovana Silvia Benedetti, espulsa dal M5S con il veneziano Emanuele Cozzolino, per non aver versato con regolarità i contributi al fondo del Mef. I grillini non hanno alternative: per la loro attività in parlamento hanno uno “stipendio netto di 3000 euro al mese, cui vanno sommati i rimborsi spese, come ha confermato il senatore Giovanni Endrizzi (98 mila euro).
E veniamo al Pd. Alessandro Naccarato, ex deputato tornato a fare l’insegnante ha dichiarato 115.829 euro lordi e così pure Margherita Miotto, anche lei uscita di scena dal parlamento: il suo reddito è di 149.333 euro. La più “povera” del Pd è Vanessa Camani con 96 mila euro, mentre Giulia Narduolo ne ha dichiarati 98 mila e Giorgio Santini 97 mila: il relatore della legge di bilancio al Senato è stato battuto proprio da Ghedini. Gianpiero Della Zuanna, che ha postato su Fb il suo ultimo viaggio a Roma in treno da senatore, ha dichiarato 97 mila euro alla pari di Gessica Rostellato, neo vigile urbano a Padova, mentre Alessandro Zan è arrivato a quota 98.471 proprio come Lorenza Milanato di Forza Italia. Si stacca nettamente invece Antonio De Poli, senatore di Noi con l’Italia Udc, che ha dichiarato 134 mila euro, un “tesoretto” che gli ha consentito di affrontare senza problemi la campagna elettorale con la riconferma nel collegio di Padova. De Poli è l’unico sopravvissuto della “quarta gamba” moderata: lui è abituato alle maratone e anche nel 2018 ha tagliato il traguardo. Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia, economista e sostenitore della flat tax al 23 per cento, ha dichiarato 217.413 euro e ne ha versati al fisco oltre 86 mila. Scende di classifica con 82 mila euro invece l’onorevole Piero Longo, avvocato di grande prestigio, che si è ritirato dalla politica per dedicarsi agli affari legali con Niccolò Ghedini. Infine Enrico Zanetti, ex sottosgretario all’Economia si è fermato a 98 mila euro mentre Pier Paolo Baretta lo ha battuto nettamente con 169 mila euro: entrambi non sono stati rieletti.
Albino Salmaso
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