Giorgio Campagnolo è Cavaliere del Lavoro: ecco la storia di mister Cmp

Viene dal Vicentino l’unico veneto inserito tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: è il bassanese Giorgio Campagnolo l’unico imprenditore della nostra regione insignito quest’anno tra i capitani d’impresa di agricoltura, industria, commercio, artigianato e attività creditizia e assicurativa.
Ottantasettenne, originario di Bassano, Giorgio Campagnolo è il fondatore del Gruppo F.lli Campagnolo, azienda di Romano d’Ezzelino oggi specializzata nella produzione di abbigliamento sportivo, per bambini, homewear e tessile per la casa.
Una vita dedicata al lavoro, ma anche alla beneficenza e alla solidarietà. Un impegno quotidiano, che lo vede sempre in azienda, dove continua a essere presenza ispiratrice. E dove tutti, ieri, hanno continuato a fermarlo nei corridoi o a telefonargli per congratularsi.
«Ringrazio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, verso il quale ripongo una infinita stima, per questa prestigiosa nomina che conto di onorare con l’impegno che ho sempre dedicato alla famiglia, all’azienda e alle sue persone, e alla società – commenta emozionato Campagnolo –. Non mi aspettavo questo premio, è stata una bellissima sorpresa e sono felice soprattutto per i miei figli a cui lascio un segno importante».
Il suo ricordo è corso veloce alla mamma Maria, giovane vedova con cinque figli, da cui ha imparato «la tenacia, la passione e soprattutto l’onestà nella vita e nel lavoro».
La dedica, alla moglie, ai figli e a tutti i dipendenti: «Senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile».
L’aver contribuito allo sviluppo d’impresa, alla crescita economica e sociale e all’innovazione, la specchiata condotta morale e civile sono i requisiti per la nomina.
Questo importante riconoscimento che suggella decenni di impegno si aggiunge al “Premio imprenditori per il bene comune”, ricevuto da Giorgio Campagnolo nel 2019 a Verona durante il Festival della dottrina sociale della Chiesa e il riconoscimento di “Grande uomo”, ricevuto nel maggio di quest’anno dal Ministero della Sanità e del governo della Guinea per aver contribuito alla realizzazione di un padiglione diagnostico dotato di macchinari di alta tecnologia.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova