Giornata mondiale contro il cancro: in Veneto oltre 34 mila nuovi ammalati nel 2023

Si riduce l’incidenza del tumore al polmone e al colon retto, ma aumentano i melanomi. Dati in calo tra gli uomini, ma stabili tra le donne

Laura Berlinghieri

È stata ribattezzata la malattia del secolo, e oggi si celebra il World Cancer Day: giornata di sensibilizzazione contro il tumore. Una malattia la cui diagnosti, nel 2023, è arrivata a 34.512 veneti, come risulta dal “registro dei tumori” della regione.

"Complessivamente, si sta riducendo l’incidenza” fa presente Manuel Zorzi, a capo del registro tumori veneto, “Tra i maschi, si sta riducendo l’incidenza del tumore al polmone, grazie alle politiche di contrasto al fumo; del tumore al colon retto, grazie agli screening; e alla prostata, per il minor ricorso al test del tsa, che spesso rilevano piccoli casi, che non danno problemi. Quanto alle donne, un terzo dei tumori si registra alla mammella e, in questo caso, le cifre sono stabili; si stanno riducendo i casi di tumore al colon retto, grazie ai programmi di screening. Mentre, sia tra gli uomini (+3%) che tra le donne (+2,8%), sta aumentando la diffusione del melanoma cutaneo, in particolare nella fascia di popolazione della Pedemontana e delle Dolomiti, tantoché l’Usl bellunese ha avviato un’attività di contrasto a questo fenomeno, con campagne di promozione della cultura dei sani comportamenti”.

"A proposito di melanomi – aggiunge poi l’assessora veneta alla Sanità Manuela Lanzarin – stiamo cercando di mettere in atto una serie di attività di prevenzione”.

E, a proposito di prevenzione, è forse questo la grande tendenza da modificare nel futuro, a livello di comportamenti dei singoli, a partire dall’abuso di alcol e dalle pratiche di fumo. Usi comunque in netta diminuzione tra i veneti, accompagnati da stili di vita complessivamente più sani.

Tornando a un discorso più generale, relativo sempre ai cittadini veneti, a cinque anni dalla diagnosi di cancro, la sopravvivenza è del 60% tra gli uomini e del 67% tra le donne, con percentuali nettamente differenziate a seconda della tipologia di malattia.

Riguardo ai tumori più frequenti – quelli alla prostata e al seno – la sopravvivenza sale ad esempio oltre il 90%; mentre crolla, quando si parla di polmone, pancreas e sistema nervoso.

“Sono dati in mutazione positiva, grazie alla capacità del sistema sanitario di diagnosticare prima i tumori e allestire efficacemente un assetto di terapie di maggior qualità” fa presente Zorzi.

Mentre conclude Zaia: “In questa giornata, raccontiamo dati positivi, perché i tumori in Veneto sono in calo: dello 0,2% tra le donne e dell’1% tra gli uomini”. Ma le cifre in realtà spaventano ancora tanto, tantissimo.

Ecco il report veneto

 

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