Gorbaciov e il Veneto: le sue visite, il cordoglio, gli aneddoti
L’impegno sul fronte ambientale e l’appello alla Mostra del Cinema del 2013: «Siamo sulla strada per aver bisogno di due pianeti molto prima di metà secolo. Solo la nostra coscienza ci può salvare e i film posso contribuire a stimolarla»
VENEZIA. La morte di Michail Gorbaciov ha ovviamente generato ricordi, commenti politici e aneddoti anche in Veneto.
“Oggi, nell’esprimere cordoglio per la scomparsa di Gorbaciov, va detto che non è sufficiente ricordarlo, ma bisogna imitarlo. Chi oggi governa la Russia prenda esempio da lui” scrive Luca Zaia governatore del Veneto.
“Con la Perestroika – prosegue il Governatore – questo leader portò un raggio di sole e di pace nel mondo, nella quale credette fino in fondo. E’ stato protagonista in tanti passaggi fondamentali verso questo obbiettivo: dall’accordo con Bush del 1991, alla fine della guerra fredda, al disarmo nucleare. Fu anche attento al nostro Veneto, che visitò nel 1993, come testimoniano vecchie foto del 1993, un po’ scolorite ma storiche. Quando ero ragazzo – ricorda infine il Presidente del Veneto – egli ha rappresentato molto per la mia generazione, che visse con molta partecipazione quelle vicende ora consegnate alla storia”.
Nel novembre 1992 Gorbaciov scrive al sindaco di Venezia Ugo Bergamo e al ministro per l’Ambiente Carlo Ripa di Meana per chiedere che la città ospitasse la sua “alleanza internazionale della Croce verde”: una fondazione per l’ambiente in grado di attivare una task force scientifica, capace di intervenire in caso di catastrofi ambientali.
Diverse le occasioni di visita a Venezia: nel settembre del 1991, ad esempio, con un primo aneddoto: l’arrivo a bordo di un jet privato in ritardo di un’ora in ritardo perché i suoi bagagli erano stati confusi a Milano con quelli di una comitiva americana. In quella occasione, la visita alla basilica di San Marco – con l’acqua alta – e l’incontro con il patriarca di Venezia.
Nel giugno 2006 Gorbaciov è a Venezia per una due giorni dal titolo: «I media tra i cittadini e il potere» come ospite d'onore del seminario internazionale organizzato dalla Provincia di Venezia nell'isola di san Servolo. Una foto lo ritrae con il sindaco dell’epoca, Massimo
Cacciari.
Con loro anche Margot Wallstrom, vicepresidente della commissione europea, Giulietto Chiesa, membro del Parlamento europeo, Gianni Minà, il direttore di Le monde diplomatique, Ignacio Ramonet, Andrey Graciov, presidente del comitato scientifico de The world political forum e molti altri nomi del «ghota» della comunicazione.
Nel 2013 l’ex leader russo si inserisce nel contesto della Mostra del Cinema in cui figura il “Green Drop award”, ideato dal green Cross Italia (ONG ambientalista, da lui fondata nel 1993) insieme al Comune di Venezia.
"Ho un sogno: una perestrojka della sostenibilità per rivoluzionare il modo in cui le persone danno valore alla vita: alla propria, a quella dei loro figli e a quella dell'unico pianeta che condividiamo. Il Green Drop Award possa stimolare ogni regista, sceneggiatore e attore ad essere portavoce di un messaggio di cambiamento per il futuro sostenibile di tutta l'umanità".
Così il premio Nobel, che profeticamente aggiunge: "Stiamo vivendo una crisi ecologica senza precedenti - aggiunge Gorbaciov -. Secondo i calcoli degli scienziati, la nostra domanda di risorse ecologiche rinnovabili e dei servizi che esse forniscono ora equivale a quella di più di una Terra e mezzo. Siamo sulla strada per aver bisogno di due pianeti molto prima di metà secolo. Quando la scienza e la ragione non ci possono aiutare, solo una cosa può salvarci: la nostra coscienza, e i film posso contribuire a stimolarla".
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