I contatti e le pressioni con il colosso del turismo Valtur
Non solo abbigliamento e ortofrutta, ma anche imprese di pulizie in grado di accaparrarsi sostanziosi appalti dai colossi del turismo. Parliamo di Club Med, Alpitour ma anche di Valtur, società oggi partecipata (10%) dalla Orogroup che fa riferimento a Franjo Ljuljdjuraj. L’imprenditore di origini montenegrine ma padovano d’adozione prima dell’aprile 2016 controllava Valtur con il 58%. A occuparsi degli affari nel mondo del turismo due dei 33 fermati dal Ros, Nicola Rucireta e Francesco Cordì. In due mesi, tra maggio e giugno del 2010, i due presunti esponenti della cosca Piromalli hanno messo in piedi tre società (N&F Service Srl, Sogenco Srl e Saicos Srl) con cui coltivavano i loro contatti con il mondo delle imprese che gestiscono i villaggi turistici in tutto il territorio nazionale «con modalità smaccatamente corruttive, ottenendo in cambio commesse ben remunerate». Dalle indagini, emerge come Rucireta e Cordì avessero «strette relazioni con l’amministratore delegato, nonché presidente del consiglio di amministrazione, Franjo Ljuljdjuraj». Inoltre, dicono gli inquirenti, «avviavano le trattative per i villaggi turistici Marilleva, nell’omonima località trentina, e Principe Marmolada» che si trova a Rocca Pietore in provincia di Belluno. Immediate le repliche:
siamo estranei a tutti gli addebiti, dicono in coro.
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