I veneti al governo, dai fasti dell’era Dc al “nanismo politico”

PADOVA.Troppa grazia, Sant’Antonio! Quattro ministri veneti, chi li avrebbe mai sperati. Sono lontani i tempi in cui Toni Bisaglia, rodigino, gran capo doroteo, che negli anni Settanta fu ministro dell’Agricoltura e delle Foreste, delle Partecipazioni statali e dell’Industria, ripeteva che il Veneto era un gigante economico ma un nano politico e ipotizzava una riorganizzazione della Balena Bianca sul modello della Csu bavarese.
Eppure non era stato sempre così. Nella fase d’avvio della Prima Repubblica la Democrazia cristiana aveva dato al Veneto cospicue rappresentanze. Del governo De Gasperi VIII, nato il 16 luglio 1953 e seppellito il successivo 28 luglio in seguito al “no”della Camera, facevano parte infatti il veronese Guido Gonella (Grazia e Giustizia), il padovano Giuseppe Bettiol (Pubblica istruzione),il rodigino Umberto Merlin (ministro dei Lavori pubblici) e il vittoriese (poi trapiantato in Campania) Silvio Gava.
Quattro dc veneti furono chiamati anche da Amintore Fanfani a far parte del suo primo esecutivo (19 gennaio-19 febbraio 1954), che vanta il primato della minore durata. Erano Silvio Gava (Tesoro), il vicentino Egidio Tosato (Pubblica istruzione), Umberto Merlin (Lavori pubblici), il padovano Luigi Gui (Lavoro e Previdenza sociale).
Ancor più ricca la rappresentanza veneta nel secondo governo formato, il 6 agosto 1969, dal vicentino Mariano Rumor (l’unico veneto che abbia avuto l’onore di sedere a Palazzo Chigi). Gava guidava il dicastero di Grazia e Giustizia, il trevigiano Giuseppe Caron fu ministro del Bilancio e della Programmazione economica, Luigi Gui ebbe la Difesa. Con il succitato Bisaglia (scomparso in circostanze mai del tutto chiarite nel 1984, a Santa Margherita Ligure) nel ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Titolare delle Partecipazioni statali dal 13 aprile 1988 al 27 luglio 1990, il padovano Carlo Fracanzani si dimise per protesta, contro la legge Mammì, insieme agli altri ministri della Sinistra Dc: tra loro c’era anche l’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova