Il '68 a Padova quarant'anni dopoOpinioni, ricordi, racconti e foto

Il 1968, l'anno della contestazione studentesca e delle lotte dei lavoratori, che via via si intensificano fino all'Autunno Caldo del '69. Per voi cos'è stato? Cosa ha lasciato? E' corretto processare il '68 pensando al terrorismo che arrivò dopo?
Italy TRENTO TRENTO 20021022 Italy TRENTO TRENTO 20021022 MOSTRA FOTOGRAFICA GIORGIO SALOMON 40 FACOLTA DI SOCIOLOGIA SCONTRI SESSANTOTTO (PANATO/AGENZIA_DINO_PANATO) (PANATO/AGENZIA_DINO_PANATO )
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Sono trascorsi quarant'anni dal 1968, l'anno in cui scoppia la contestazione giovanile e studentesca, in Italia anche l'anno delle lotte dei lavoratori, soprattutto operai e braccianti, che via via si intensificano fino all'Autunno Caldo del 1969. Il '68 degli scontri di Valle Giulia, della Primavera di Praga, degli omicidi di Martin Luther King e Roberto Kennedy, del Maggio francese, dei due morti ad Avola (Siracusa) e delle uova alla prima della Scala a Milano. Ma non solo. L'anno in cui papa Paolo VI firma l'«Enciclica Humanae Vitae» contro l'uso delle pratiche anticoncezionali tranne il «ricorso ai periodi infecondi» e don Enzo Mazzi è rimosso dalla parrocchia dell'Isolotto a Firenze per il suo catechismo, della contestazione dei premi alla Mostra del Cinema di Venezia (non saranno più assegnati fino al 1979), del pugno chiuso con il guanto nero di Tommie Smith e John Carlos alla premiazione dei 200 metri alle Olimpiadi di Città del Messico dopo gli oltre cento morti durante una manifestazione studentesca.


La Grande Ribellione a dire la verità comincia a prospettarsi ben prima. Negli Stati Uniti, le occupazioni nell'Università di
Berkeley
, in California, risalgono al 1964.


In Italia, dopo le agitazioni degli studenti delle facoltà di Architettura contro la riforma urbanistica (1963), nel 1966 a
Trento
gli studenti occupano per il riconoscimento del titolo di dottore in Sociologia e da Roma, alla fine di aprile, si allarga la fiammata di occupazioni come risposta all'uccisione dello studente socialista Paolo Rossi, aggredito dai fascisti alla facoltà di Lettere. Sempre del 1966, poi, è il «caso
La Zanzara»
a
Milano
: tre studenti del liceo Parini - Marco De Poli, Claudia Beltramo Ceppi e Marco Sassano, poi inviato del quotidiano
Il Giorno
- pubblicano sulla rivista della scuola un'inchiesta sulle ragazze e il sesso che fa scandalo e costa loro un processo dal quale escono assolti.


Del 1967, infine, da ricordare l'occupazione in febbraio della Sapienza di
Pisa
, che elabora le «Tesi della Sapienza», ovvero la prima proposta di trasformare le associazioni di rappresentanza degli studenti universitari. Dopo quell'esperienza, in maggio, a
Rimini
, gli studenti di estrazione comunista e socialista sono in maggioranza al congresso dell'Unione goliardica italiana (Ugi) e solo ricorrendo a brogli i rappresentanti espressione dei partiti conservatori e di destra impediscono l'elezione di Luigi Bobbio, in seguito tra i fondatori di Lotta Continua.


Nell'autunno-inverno del 1967 la protesta è già realtà, anche se non estesa a tutte le città italiane. Il no alla guerra in Vietnam si mescola al mito di Ernesto "Che" Guevara, ucciso il 9 ottobre, la battaglia pacifista e per i diritti civili della popolazione di colore negli Stati Uniti (il 21 ottobre la Marcia per la Pace partita in estate da San Francisco approda a
Washington
) è un tutt'uno con il desiderio di liberazione, cambiamento, autodeterminazione e protagonismo sociale che conquista una generazione di ragazzi.


Centri della contestazione sono
Trento
, dove si notano tra gli altri Mauro Rostagno, Renato Curcio e Marco Boato;
Milano
, dove si comincia alla Cattolica e Mario Capanna emerge come leader;
Torino
, dove l'epicentro è nella sede delle facoltà umanistiche, a palazzo Campana, e i leader sono Luigi Bobbio e Guido Viale;
Roma
, dove la protesta è ancora soprattutto sui temi della politica internazionale, dal Vietnam alla visita di re Costantino di Grecia, a quella del presidente statunitense Lyndon Johnson.


Anche a
Padova
nell'autunno del 1967 si fa sentire la protesta studentesca. All'Università ci sono le prime occupazioni. Nasce l'Interfacoltà, struttura di coordinamento contrapposta al "parlamentino", canale tradizionale della rappresentanza delegata che fa capo all'Unione nazionale universitaria rappresentativa italiana (Unuri) e alle associazioni studentesche legate ai partiti politici. Si stabiliscono i primi contatti tra studenti e lavoratori, soprattutto operai metalmeccanici e chimici. Il 18 dicembre un corteo studentesco attraversa il centro città contro la proposta di riforma universitaria presentata proprio da un padovano, Luigi Gui, ministro della Pubblica Istruzione (il decreto legislativo n. 2314 il cui esame era cominciato alla Camera il 5 dicembre, ma che non sarà mai approvato).


Il '68 quarant'anni dopo, per voi cos'è stato? cosa ha lasciato? E poi, è giusto fare il processo al '68 pensando al terrorismo che arrivò dopo? Fate conoscere la vostra opinione, aprite il vostro album dei ricordi e inviate i vostri racconti e le vostre foto dell'anno più lungo che ha cambiato il costume e le idee.

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