Il falco pellegrino nidifica sui Colli Euganei, chiusa Rocca Pendice, ma c’è chi scala. Gli esperti: "Siete in pericolo"
Il divieto emesso dal Parco Colli è valido sino al prossimo 15 giugno. Arrampicare a Teolo diventa rischioso se il rapace si sente in pericolo

MORSEGO - FOTOPIRAN - TEOLO - ROCCA PENDICE
l’ambiente
TEOLO. Le più importanti vie di arrampicata della parete est della palestra di roccia di Rocca Pendice sono inibite agli scalatori fino al 15 giugno.
Il divieto emesso il 3 marzo dall’Ente Parco Colli, proprietario del colle, ha lo scopo di favorire la nidificazione del falco pellegrino. E pure a non mettere a rischio gli scalatori, perché il falco attacca gli uomini se viene disturbato e sente che il nido è in pericolo.
Nonostante il divieto venga rinnovato da qualche anno, da quando il rapace è tornato in zona, l’altro ieri gli scalatori solo saliti sulla parete est, quella interdetta, come mostra la foto a lato. Delle due l’una: o i cartelli del Parco non erano ancora stati posizionati o chi è salito l’ha fatto violando il divieto e a rischio di dover affrontare il falco.
Alcune coppie di questo rapace che ha un’apertura alare di oltre un metro e raggiunge velocità di quasi 300 km in picchiata, sono tornate a nidificare sullo spuntone roccioso sopra Teolo alcuni anni fa e dopo un’assenza di mezzo secolo. Stando ai rilievi effettuati dalla Lipu, il rapace ha trovato qui il proprio habitat e quasi tutte le nidificazioni sono andate a buon fine.
«L’ordinanza condivisa con la Lipu e con la collaborazione del Cai, è un fatto di sensibilità che il Parco Colli Euganei si fa carico per tutelare la biodiversità attuando ogni forma di salvaguardia della fauna e del paesaggio», afferma il vicepresidente Antonio Scarabello. «Il divieto di arrampicata che dura fino a metà giugno ha lo scopo di non disturbare la costruzione del nido e la nascita dei piccoli prevista verso metà maggio».
Nell’area della parete est, la più frequentata dagli amanti dell’arrampicata in arrivo e da ogni parte del Veneto e dall’Emilia Romagna, si trova la famosa via attrezzata Carugati con passaggi di quarto e quinto grado. Stando al decreto emesso dal Parco Colli è vietato sia salire che calarsi dall’alto. Sono escluse dal divieto le vie sotto la Traversata, dove di solito sono impegnati gli allievi della scuola di alpinismo del Cai, e la Lavagne nere che si trova sulla destra del versante est.
Il provvedimento oltre a favorire la riproduzione del falco pellegrino, mira a tutelare gli alpinisti che avvicinandosi troppo ai nidi nel periodo di riproduzione rischiano di venire aggrediti dal rapace. La falesia del Rocca Pendice è stata messa in sicurezza dai volontari del Cai che hanno accettato di buon grado il provvedimento assunto dal Parco Colli nell’ambito delle direttive “Uccelli” e “Habitat” della Ue. ––
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