Il maltempo si abbatte sul Veneto: pioggia e vento in pianura, neve e black-out a Belluno
L'assessore regionale alla Protezione civile Giampaolo Bottacin ha fatto il punto della situazione nella prima mattinata di oggi, sabato 5 dicembre: "In questo momento abbiamo 2400 disalimentazioni di corrente elettrica in provincia di Vicenza e 200 in provincia di Belluno". Mareggiate nel veneziano, due persone bloccate nella tormenta nel trevigiano

VENEZIA. Continua l'allerta maltempo in tutto il Veneto: piove da stanotte in tutta la Regione e nevica in montagna. Le precipitazioni nevose stanno creando problemi in particolare a Belluno e nell'alto vicentino.
L'assessore regionale alla Protezione civile Giampaolo Bottacin ha fatto il punto della situazione nella prima mattinata di oggi, sabato 5 dicembre: "In questo momento abbiamo 2400 disalimentazioni di corrente elettrica in provincia di Vicenza e 200 in provincia di Belluno. Enel sta già intervenendo e si conta di rientrare entro la mattinata"
Sul fronte neve: "C'è qualche problema per alcune strade secondarie nel Comune di Tonezza e di Tresché Conca. La neve non è ancora stata spazzata dappertutto, quindi nelle strade secondarie c'è difficoltà a raggiungere le cabine per la rialimentazione. In ogni caso Enel sta già intervenendo e a breve dovrebbe esserci la rialimentazione di tutte queste utenze".
La situazione nelle province venete
Nel Bellunese. Una notte di pioggia, neve e vento molto forte, quella tra ieri e oggi, sabato 5 dicembre, in provincia di Belluno. Il limite della neve si è alzato nel corso della serata e della nottata e ora si attesta tra i 1300 e i 1500 metri di quota dove sono caduti tra i 50 e i 70 centimetri di neve in poche ore.
La pioggia cade in modo continuo e forte su tutto il fondovalle. Dalla mezzanote alle 6 di questa mattina sono stati rilevati 100 mm di pioggia a Soffranco (Longarone) e 88.2 a Valpore (Seren del Grappa), due tra le zone più piovose del Bellunese.
Durante la notte ci sono stati diversi interventi dei vigili del fuoco, per rimozione piante: i volontari di Caprile hanno tolto una pianta vicino alla linea elettrica a Santa Maria delle Grazie. Altri interventi a Gosaldo. La neve caduta nella serata, unita alla pioggia successiva e soprattutto al vento ha fatto cadere delle piante.
Gli interventi dei vigili del fuoco sono stati circa una quindicina durante la notte, per tagliare piante cadute per il peso della neve e il vento. Fino alle 22 numerosi interventi per aiutare gli automobilisti bloccati perchè nella neve nella zona di Cortina, erano senza catene. Interventi concentrati a Cortina, Cadore, Comelico, Agordino.
Problemi di black out nel Bellunese, circa duecento utenze sono senza corrente elettrica. L'Enel ritiene di poter sistemare i guasti entro la mattinata.
Tutte le scuole sono chiuse oggi nel Bellunese. Dopo le decisioni dei sindaci di Livinallongo e Val di Zoldo, oltre che di Alleghe, nella serata di ieri la regione e la prefettura hanno disposto la chiusura di tutte le scuole bellunesi.
Una frazione di San Tomaso Agordino, Canacede, è stata evacuata nella notte, per il rischio valanghe. Molti comuni e frazioni dell'Agordino si trovano sotto dei siti valanghivi, diventati pericolosi dopo Vaia quando i boschi sono stati spazzati via. A Canacede, 1300 metri di quota, vivono nove persone, che sono state invitate ad allontanarsi. Problemi anche a Zoppè di Cadore. I versanti vengono tenuti sotto controllo
Nel veneziano mareggiate e vento. Il forte vento della scorsa notte e l’alta marea hanno provocato mareggiate sulle spiagge di Jesolo, Caorle e Bibione. La piovosità’ prevista e’ stata confermata, mediamente 20/30 mm. La marea nella notte si e’ assestata a quota 1.29. Attualmente il vento di scirocco persiste con piovosità scarsa.
Da segnalare la chiusura della linea ferroviaria Portogruaro-Casarsa e limitazioni del servizio sulla linea Venezia Trieste disposte dalla regione Friuli per allerta meteo. I treni sulla Portogruaro Casarsa torneranno a circolare solo lunedì alle 7.
Nel trevigiano due persone bloccate nella tormenta. Questa notte alle 3.22 la squadra del distaccamento volontario di Asolo è intervenuto con 2 Defender sui tornanti di Cima Grappa per soccorrere 2 persone rimaste bloccate nella tormenta di neve .
Le condizioni della strada e gli eventi atmosferici hanno reso il recupero difficoltoso ma sono stati portati a valle senza problemi .
Rischio valanghe. Complice le forti nevicate nella notte sulle montagne del Veneto il pericolo valanghe è forte (livello 4) . Secondo l'Agenzia regionale per l'abiente del Veneto (Arpav) a 2000 metri di quota sono stimati apporti che, domenica sera, saranno intorno ai 200 cm di neve fresca nelle Dolomiti settentrionali, 240 cm nelle Dolomiti meridionali e di 80-100 cm a 1500 metri nelle Prealpi. Il limite della neve varia da 1000-1500 metri nelle Dolomiti a 1800 metri nelle Prealpi. Domenica è previsto in discesa a 1000 metri circa.
Con questa situazione nella giornata di oggi, quindi, il grado di pericolo valanghe è 4-forte nelle Dolomiti e 3 - marcato nelle Prealpi. Saranno da aspettarsi grandi valanghe spontanee lungo i pendii ripidi e i canaloni abituali in tutte le esposizioni. Le valanghe, nei siti noti, potranno raggiungere il fondovalle. La pioggia fino in quota nelle Prealpi, fonderà la neve caduta in settimana con possibili singole grandi valanghe di neve umida. Domenica, possibile aumento del pericolo (grado 5)
Le previsioni per la giornata di oggi, sabato 5 dicembre
Precipitazioni modeste e discontinue a sud-est, ben più insistenti e diffuse altrove specie sulle zone montane e pedemontane centro-orientali. Il limite delle nevicate subirà un contenuto rialzo. Il vento meridionale in quota tornerà a soffiare da forte a localmente molto forte. Lo Scirocco tenderà ad interessare di più le zone interne, anche se le massime intensità saranno sulla costa, dove si torneranno a notare venti forti.
Idrogeologica e idraulica
Le precipitazioni previste potrebbero creare disagi al sistema di drenaggio urbano e lungo la rete idrografica
minore. Il protrarsi delle precipitazioni determinerà ulteriori incrementi dei livelli idrometrici lunga la rete idrografica,
in particolare dei bacini pedemontani/prealpini.
Saranno possibili altezze d’onda significative lungo tutta la fascia costiera
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