Il mondo luccicante delle giostre ha un suo museo

A Bergantino nell'Alto Polesine rivivono magie e ricordi: "È come stare dentro a una fiaba: si diventa supereroi, equilibristi, giocolieri"

Pochi sanno cosa ci sia dietro al mondo luccicante delle giostre. Arrivano alla spicciolata nei paesi, accolgono i bambini, le tasche piene di gettoni e montagne di zucchero filato. È come stare dentro a una fiaba: si diventa supereroi, equilibristi, giocolieri. Ma ad un certo punto il prodigio svanisce. La carovana riparte alla volta di un altro santo da festeggiare. C'è un posto che racconta tutto questo: il Museo Storico della Giostra di Bergantino in provincia di Rovigo.

«Siamo nati vent'anni fa per scomporre il fenomeno del luna park proprio nel luogo dove questo ha avuto origine e continua a essere tramandato» spiega il professor Tommaso Zaghini, referente museale. Bergantino è infatti un centro dello spettacolo viaggiante tra i più importanti d'Italia.

Negli anni '20 una grave crisi economica colpì il Polesine, terra piatta di campi flagellati dalla grandine e dalla siccità. Un gruppo di meccanici di biciclette ebbe un'idea: proviamo a fare delle giostre. Umberto Favalli inventò una macchina per le caramelle da sagra. L'amico Umberto Bacchiega vide un'autopista, arrivava da Milano e la gente accorreva con i soldi in mano pur di fare un giro. Decise di costruirne una: un debito di 60mila lire e l'inaugurazione del marchingegno il 24 aprile 1929 alla fiera di San Giorgio.

La collezione  fotografa le vicende delle famiglie bergantinesi. Non mancano oggetti curiosi: preziosi strumenti musicali da fiera dell’Ottocento, modellini di giostre funzionanti, manufatti artistici, avvincenti storie di vita degli itineranti, stampe e dipinti.

I bergantinesi sono come pastori in movimento, con le loro fantasiose greggi fatte di autoscontri, caroselli, piovre, cavallucci e montagne russe. «Nell'Alto Polesine la giostra si esprime in tre modi» spiega l'esperto Tommaso Zaghini, «Bergantino è il centro dello spettacolo viaggiante più importante d'Italia per numero di esercenti. Conta 105 famiglie impiegate nel settore, 68 imprese nate per la produzione di giostre. E da vent'anni a questa parte accanto e insieme a questa realtà è arrivato il nostro museo per far comprendere il fenomeno e diffonderne la conoscenza».

Tre anime, un'unica costellazione, difficile da scorgere nel suo insieme anche se il paese è piccolo, di appena 3.000 abitanti. Quando le famiglie tornano a Bergantino si concentrano in un solo luogo più di 200 giostre, ma nessuno le ha mai viste tutte assieme.

«Vengono ricoverate dentro ai capannoni, dove ci si rimette al lavoro per le manutenzioni e per creare nuove attrazioni» prosegue Zaghini. Nemmeno un rumore di martello, tutto tace. Oggi ci pensano computer e robot. I professionisti all'opera tramandano di generazione in generazione i segreti dell'arte del costruire marchingegni mobili, capaci di accogliere i bimbi sfidando la forza di gravità.

L'eredità dei pionieri  Umberto Favalli, Umberto Bacchiega e Albino Protti viene gelosamente custodita e integrata con la modernità. A Bergantino si continuano a costruire i sogni.

Museo Storico della Giostra e dello Spettacolo Popolare Palazzo Strozzi,  piazza Matteotti  85 a Bergantino (RO)  Aperto da lunedì a venerdì (9-12) pomeriggi, sabato e domenica su prenotazione per gruppi (min. 8 persone).

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