Il trevigiano Carlo Nordio ministro della Giustizia se vince la Meloni

Fratelli d’Italia cala l’asso e  candida l’ex pm. Preoccupazione nella Lega
Carlo Nordio ad "Atreju", la manifestazione organizzata da Fratelli d'Italia, Roma, 08 dicembre 2021. ANSA/GIUSEPPE LAMI
Carlo Nordio ad "Atreju", la manifestazione organizzata da Fratelli d'Italia, Roma, 08 dicembre 2021. ANSA/GIUSEPPE LAMI

VENEZIAFratelli d’Italia cala l’asso: è Carlo Nordio. Molti lo danno già ministro delle Giustizia del futuro governo del centrodestra, in una coalizione a trazione Fdi. Giorgia Meloni lo considera un big, di grande valore aggiunto, un profilo da schierare ovunque. Ma certo il suo nome, qui in Veneto, in particolare tra Treviso e Venezia, assume un peso specifico rilevante.

Nato a Treviso nel 1947, Nordio si laurea in Giurisprudenza con l’obiettivo di diventare giudice. Muove i primi passi in magistratura a partire dal 1977. Durante gli anni ’80 guida le indagini sulla presenza delle Brigate Rosse in Veneto. Il decennio seguente si sposta su Tangentopoli, sempre sul fronte veneto.

Nel nuovo millennio i processi più importanti a cui ha partecipato sono quelli legati al Mose, che segue da procuratore aggiunto di Venezia. Nel 2014 il suo lavoro porta a 35 arresti, tra cui quello di Giancarlo Galan, per 15 anni governatore del Veneto. Tempo dopo, Nordio parlerà dell’inchiesta sul Mose come di “un intervento doveroso che ha scoperchiato sprechi da far piangere e un sistema di corruzione capillare”.

Nordio ha spesso assunto posizioni minoritarie tra le file della magistratura. Da ultimo si è schierato per il sorteggio per la composizione del Csm e firmato vari referendum sulla giustizia proposti dai Radicali e dalla Lega, a partire da quello sulla separazione delle carriere tra giudici e pm, di cui è sempre stato fautore.

L’ultimo incarico ricevuto è quello che lo vede consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, l’allora capo comunicazione di banca Mps precipitato dalla finestra del suo ufficio il 6 marzo 2013. Una nuova esperienza che si somma alle tante che hanno segnato la lunga la carriera: magistrato per 40 anni, in pensione dal 2017 ma tuttora tra i protagonisti del dibattito sulla giustizia.

Fratelli d’Italia aveva già candidato Nordio alla presidenza della Repubblica. Il responsabile veneto Luca De Carlo e tutto il gruppo politico guidato da Giorgia Meloni l’avevano votato in blocco. Ora il suo nome torna in auge, ma stavolta le possibilità per l’ex magistrato sono ben superiori, almeno a giudicare dai sondaggi. 

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