Il Veneto all'avanguardia nel turismo fluviale, passione in crescita

Lontani dalla pazza folla, alla ricerca di un proprio spazio in mezzo alla natura; ma anche desiderio di essere “cullati” lungo un percorso fatto di natura, cultura, relax. Questi, in sostanza, sono gli elementi principali attorno ai quali si manifesta la continua crescita – anche in Italia – del cosiddetto turismo fluviale, ed in particolar modo del fenomeno delle house boat.
Il turismo fluviale, infatti, racchiude in sé diverse tipologie di servizi turistici, che vanno dalle escursioni giornaliere sui fiumi alle crociere fluviali, dalla navigazione privata sino al noleggio delle house boat: una filiera, questa, che a livello europeo ha raggiunto, nel 2018, un valore economico di 986Milioni di Euro di fatturato, diretto ed indotto.
Tra tutte queste formule, quelle che negli ultimi anni hanno segnato decisi indici di crescita – a livello europeo – sono due, tra loro all’opposto:
- le crociere fluviali, in quanto seguono l’impostazione delle classiche crociere – quindi all inclusive e visite ai più importanti luoghi culturali – ma lungo percorsi fluviali. La declinazione in barge aumenta il fascino (in quanto trattasi di barche più tradizionali) e ne limita i passeggeri;
- le house boat, perché, oltre ad essere vacanze originali, garantiscono il contatto con la natura, percorsi lenti e facilmente auto-gestibili. Il vantaggio primario è dato dall’essere imbarcazioni a motore per le quali, vista la bassa cilindrata, non è necessaria la patente nautica per la conduzione.
In questa Ricerca JFC concentra la propria attenzione su quest’ultima formula, che in altri paesi stranieri – Francia in primis – genera valori economici di grande importanza ma che, in Italia, è scarsamente rappresentata. Infatti nel nostro paese gli operatori specializzati in offerte turistiche di house boat sono solamente sette: alcuni operano con gestione diretta, altri come agenti di viaggio/Tour Operator.
“Sebbene in Italia sia ancora nella sua fase embrionale – afferma Massimo Feruzzi, Amministratore Unico di JFC e responsabile della Ricerca – il turismo fluviale genera sempre più interesse, soprattutto nella sua formula green&slow, vale a dire le house boat. Questa formula, infatti, nel 2018 è stata in grado di coinvolgere 8.892 clienti per oltre 65mila notti trascorse sulle house boat, alla scoperta di territori autentici, attraverso una visuale diversa dal consueto. Un’offerta, questa, che ha generato un valore economico complessivo pari a 7Milioni 609mila Euro: è interessante notare che ben il 51,5% di questo fatturato è stato letteralmente riversato sul territorio, in maniera indotta. Per il 2019 si prevede un ulteriore leggero incremento di circa 2 punti percentuali, sia di presenze che di fatturato. E’ interessante notare come la maggior parte dei clienti, pari al 72,7%, provenga dall’estero”.
L’offerta di soggiorni in house boat è, oggi, concentrata in Veneto ed in Friuli Venezia Giulia, e solo in parte vi sono offerte in Lombardia ed Emilia Romagna. La laguna Veneta con le sue isole minori, Venezia e Padova, la Riviera del Brenta con le sue ville Palladiane ed il fiume Sile, la laguna di Grado e Marano: questi i luoghi nei quali si concentra l’offerta, mentre stanno sviluppandosi anche opzioni lungo il Delta del Po, da Ferrara sino a Mantova.
Un’offerta, quindi, molto concentrata geograficamente e che, a detta dei professionisti del settore, è ancora scarsamente promossa e valorizzata. A conferma di ciò emerge infatti che, mentre gli Italiani si stanno avvicinando solo ora alle vacanze in house boat, gli stranieri manifestano un interesse sempre crescente per questo tipo di vacanza, in Italia. A testimonianza di ciò si rileva come:
- gli Italiani prenotano in prevalenza soggiorni di breve durata, in occasione di ponti e fine settimana. La loro permanenza media sulle house boat è di 4,1 notti;
- gli stranieri, invece, prenotano soprattutto periodi settimanali, ma non mancano soggiorni più lunghi, anche di due settimane. La loro permanenza media sulle house boat è pari a 8,6 notti.
Questo maggiore interesse da parte degli ospiti stranieri – che vedono in questa opportunità di vacanza una sorta di grand tour – incide pertanto anche sull’indice di internazionalizzazione. Infatti, sul totale delle presenze che questa formula di soggiorno genera, ben il 72,7% proviene dall’estero, mentre il mercato nazionale genera solamente il 27,3% delle presenze.
In Veneto. Le principali agenzie viaggi, tour operator e gestori diretti offrono questa tipologia di esperienze:
- Venezia e le isole della Laguna (Burano, Murano e Torcello)
- Jesolo Bibione Lignano, Caorle
- Padova e la Riviera del Brenta, ville venete
- il fiume Sile da Chioggia a Treviso
- Delta del Po e idrovia ferrarese
- Laguna di Grado e Marano
- Porto Levante-Casier
- Precenicco-Grado-Precenicco
- Marano Grado Aquileia Caorle Jesolo Venezia e isole Chioggia
- Chioggia Pellestrina Malamocco Lido Venezia San Francesco del Deserto Torcello Burano Murano e Chioggia
- Chioggia Adria Fratta Polesine Zelo Mantiva Ferrara Mesola Volano Pomposa Scardivari Barricata Albarella e Chioggia
Tra i Paesi stranieri, quelli con la maggior quota di clientela sono la Germania e l’Austria, rispettivamente con il 26,8% ed il 17,6% del totela delle presenze straniere. Segue la Francia (9,5), la Svizzera (7,8%), l’Inghilterra e la Russia, rispettivamente con il 7,1% ed il 6,1% di quota/mercato. Poi, ancora: l’Olanda (4,7%), il Belgio (4,1%), ma anche Israele e la Spagna (ambedue con il 2,4%) e l’Australia (2%).
Facendo invece riferimento al mercato nazionale, coloro che dimostrano maggiore sensibilità verso questa tipologia di offerta turistica sono i residenti in Lombardia (17,3%), in Piemonte (15,8%) ed in Lazio (12,1%). Buona anche la quota dei clienti provenienti dal Veneto (10,2%) e dal Friuli Venezia Giulia (8,4%). A seguire vi sono i residenti in Trentino Alto Adige (5,9%), in Toscana (5,3%), in Emilia Romagna (5%) ed in Liguria (3,7%).
Tutti, però – siano essi italiani o stranieri – sono accomunati dalla stessa primaria motivazione, che è quella di conciliare diversi aspetti in un’unica esperienza: visitare diverse località, scoprirne i valori culturali e storici, trascorrere alcune ore in relax sul ponte della barca immersi nella natura, partecipare ad eventi in maniera insolita, miscelare opportunità sportive e di movimento – ad esempio percorsi in bicicletta – con opzioni enogastronomiche, etc. Insomma, una vacanza rilassante ma assolutamente dinamica.
Questo dato emerge in maniera forte dalla Ricerca, in quanto tutte le motivazioni che vengono indicate sono, in realtà, tra loro strettamente connesse, sebbene quella primarie risultino essere la certezza di provare un’esperienza unica e diversa (23,4%), la possibilità di fare visite lente al territorio (15,5%) e la simile affermazione di poter riscoprire la lentezza ed il relax (13,4%). E’ di certo interessante notare un altro aspetto di tipo sociologico, che è appunto la motivazione legata alla socializzazione familiare: in house boat questa non è solo una possibilità ma anche un’esigenza.
Interessante notare anche i mesi nei quali si concentrano – in Italia – i maggiori flussi turistici legati a questa particolare tipologia di offerta: il mese più importante è luglio, che da solo rappresenta il 26% dei flussi totali/anno, seguito da agosto (24,3%) e da settembre (18,3%). Buone anche le performances di giugno (12,3%) e di aprile, che grazie alla Pasqua riesce a superare anche i dati di maggio (6,2%), assestandosi al 6,3%.
Il target primario di clientela che predilige effettuare una vacanza in house boat è rappresentato da gruppi di famiglie, in numero variabile tra 2 e 5 nuclei (30,6%). Seguono le famiglie con bambini, intendendo quindi un solo nucleo familiare con bambini aventi un’età media di 8,3 anni (28,9%). Vi sono poi gruppi di senior (11,2%), giovani con età media di 35 anni (9,6%). Poi, ancora: singole coppie di senior (7,6%), coppie giovani senza figli (6,2%) e nuclei familiari multigenerazionali, quindi nonni con figli e nipoti (4,6%).
L’età media dell’ospite delle house boat è pari a 48 anni e 3 mesi.
Nel corso dell’anno 2018 le house boat operanti in Italia hanno ospitato – nel periodo marzo/novembre – complessivi 8.892 clienti, che hanno generato ben 65.564 notti (quindi presenze) trascorse sulle house boat.
Nello specifico:
- 2.423 clienti italiani, che hanno generato 9.934 notti in house boat. In ogni house boat affittata da un “equipaggio” italiano sono salite mediamente 4,9 persone, per una durata media di soggiorno pari a 4,1 notti;
- 6.469 clienti stranieri, che hanno generato 55.630 notti in house boat. In ogni house boat affittata da un “equipaggio” straniero sono salite mediamente 5,6 persone, per una durata media di soggiorno pari a 8,6 notti.
Il fatturato 2018 è stato il seguente:
- la clientela italiana ha generato un valore complessivo di 996 mila 129 Euro, così ridistribuiti:
- un valore diretto (quindi di noleggio della house boat e dei relativi servizi) pari a 559 mila 623 Euro;
- un valore indiretto (quindi spese distribuite sul territorio visitato) pari a 436 mila 506 Euro;
- la clientela straniera ha generato un valore complessivo di 6Milioni 612 mila 402 Euro, così ridistribuiti:
- un valore diretto (quindi di noleggio della house boat e dei relativi servizi) pari a 3 Milioni 133 mila 840 Euro;
- un valore indiretto (quindi spese distribuite sul territorio visitato) pari a 3 Milioni 478 mila 562 Euro.
Complessivamente – tra clientela straniera ed italiana – nel corso del 2018 il settore ha fatturato oltre 7 Milioni 608 mila Euro, di cui ben il 51,5% (pari a 3Milioni 915mila Euro) come valore indiretto ed il restante 48,5% (pari a 3Milioni 693mila Euro) come valore diretto.
Per il 2019 le previsioni indicano:
- un incremento del +1,3% di presenze straniere, che raggiungeranno quota 56.353 presenze in house boat, ed un fatturato che toccherà quota 6Milioni 900mila Euro;
- un incremento del +3,1% della clientela italiana, che raggiungerà per la prima volta le 10.000 presenze, e più precisamente 10.242 presenze in house boat, ed un fatturato superiore ad 1 Milione di Euro.
Complessivamente, nell’anno in corso le presenze supereranno quota 66.500 ed il fatturato del settore toccherà i 7 Milioni 725 mila Euro.
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