Il Veneto piange l’avvocato Cacciavillani

Zaia: ha un posto nel pantheon dell’Autonomia, fu lui a ottenere il via libera della Consulta per il referendum del 2017

STRA

Il Veneto perde una delle sue figure più autorevoli, di grande cultura giuridica, un appassionato studioso della Repubblica Serenissima di Venezia, del suo sistema di governo della laguna e della giustizia. Chi lo trovava a passeggiare in centro a Stra o a Padova veniva coinvolto dalla grande umanità e cultura, snocciolate come aneddoto popolare.

Se n’è andato all’età di 88 anni l’avvocato Ivone Cacciavillani, che con il suo ricorso in Corte Costituzionale ha aperto la strada al referendum sull’autonomia del Veneto del 2017. Dopo una raffica di bocciature, Zaia si era affidato a Cacciavillani e dalla Consulta era arrivato il via libera. “Principe” del diritto amministrativo e consulente di tutti i sindaci nelle controversie al Tar, ha scritto una trentina di libri e altri 40 saggi sulla storia della Repubblica Serenissima di Venezia. All’università di Padova ha insegnato diritto pubblico, tra le tante cariche anche quella di gran giurì dell’Avis nazionale per le sue donazioni.

Ivone Cacciavillani è morto serenamente nella casa di via Voltan a Stra in cui abitava con la moglie Vallì e la figlia Caterina, medico e sindaco in carica del paese. Cacciavillani si è spento a causa di problemi cardiaci di cui soffriva da qualche anno, e per i quali aveva subito alcuni interventi. A raccontare con commozione chi fosse il papà è la figlia Caterina.

«Mio papà» spiega «era un uomo che ha fatto talmente tante cose che a una persona normale forse servirebbero 4 vite per farle. Fra un mese avrebbe compiuto 89 anni. Era sempre attivo, di una intelligenza e di una lucidità che non lo hanno mai abbandonato, neanche negli ultimi tempi. Ha continuato fino all’ultimo a fare la sua professione, era una figura poliedrica con mille interessi che spaziavano dal diritto, alla storia veneta, alla difesa del territorio, alla scienza. Leggeva tantissimi libri, di tutti i tipi. Era davvero unico e riusciva a trasmettere la sua grande curiosità e capacità di comprendere le cose, analizzarle e trovare soluzioni ai suoi familiari e collaboratori. Ricordo» dice ancora con affetto la figlia Caterina « il volume che i colleghi gli regalarono per premiarlo in occasione dei 60 anni di attività: per lui fu un grandissimo onore».

Ivone Cacciavillani aveva il suo studio proprio a Stra a ridosso dell’abitazione: qui lavorano i figli Agostino e Chiara e anche la nipote Marta Cendron, figlia di Caterina: sono tutti avvocati. Mentre un altro figlio Tomaso è ingegnere. Ivone Cacciavillani aveva molto sofferto per la scomparsa del figlio Francesco. Il funerale sarà celebrato nella chiesa di Stra sabato alle 10,30.

Tra le tante attestazioni di stima, quelle di Roberto Ciambetti e del senatore Udc Antonio De Poli. Per tutti valgono le parole del presidente Luca Zaia: «Oggi se ne va un grande veneto. Un uomo che per preparazione, passione e cultura era un vero erede dei legislatori della Serenissima. Quando ancora poteva sembrare una trovata, seppe con sapienza indicare nel fondamento giuridico la stella polare da seguire verso l’Autonomia della nostra regione. Da oggi siamo orfani del giurista ma non del suo insegnamento e del suo impegno, perché continueranno ad essere l’essenza di quel diritto che i Veneti hanno invocato con un referendum plebiscitario e che, siamo certi, raggiungeremo. Cacciavillani merita un posto nel pantheon ideale dei più grandi veneti» conclude Zaia «Esprimo le mie condoglianze alla signora e ai figli, con un pensiero particolare alla professoressa Chiara con cui ho condiviso molte sfide. A lui un pensiero riconoscente» .—





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