Il Veneto torna in zona rossa: dal cenone all'Epifania, ecco cosa si può fare

L'obiettivo è quello di evitare assembramenti pericolosi, in particolare nella notte di San Silvestro quando il coprifuoco, che solitamente termina alle 5, sarà allungato fino alle 7 del mattino del primo gennaio. E dal 7 gennaio in Veneto si attendono nuove restrizioni
VENEZIA. Dal 31 dicembre il Veneto torna in zona rossa, per gli ultimi 6 giorni di lockdown, fino all'Epifania, con la «pausa» arancione del 4 gennaio.
 
Come successo per il Natale, anche il  Capodanno sarà sorvegliato speciale da parte delle forze dell'ordine impegnate nei controlli non solo su strade e autostrade ma anche sul web, per intercettare i tentativi di organizzare feste e veglioni clandestini.
 
L'obiettivo è quello di evitare assembramenti pericolosi, in particolare nella notte di San Silvestro quando il coprifuoco, che solitamente termina alle 5, sarà allungato fino alle 7 del mattino del primo gennaio.
 
I divieti. Le restrizioni saranno quelle già predisposte nella settimana di Natale, dal 24 al 27 dicembre, con il divieto di spostamento se non per andare a trovare amici o parenti, in massimo due persone (ed eventuali figli sotto i 14 anni o persone disabili) e una sola volta al giorno. Stando sempre attenti comunque al divieto assoluto di muoversi nelle ore del coprifuoco, cioè a partire dalle 22, se non per comprovate esigenze di lavoro, di salute o di necessità e urgenza.
 
Le multe. I trasgressori rischiano multe che possono variare dai 400 ai 1.000 euro. In casa si possono ospitare al massimo due persone non conviventi, esclusi sempre i minori di 14 anni. Per questo le forze dell'ordine predisporranno controlli più serrati, in particolare sulle auto con più di due passeggeri. La preoccupazione, infatti, è che rispetto al Natale - quando a spostarsi sono state in particolare coppie o famiglie - durante la notte di San Silvestro siano invece amici e conoscenti a viaggiare insieme verso feste vietate. Un particolare faro sarà rivolto sui locali chiusi, che potrebbero essere riaperti illegalmente, e anche nei tradizionali luoghi di assembramento, come strade e piazze delle città. Controlli predisposti poi per verificare il rispetto delle normative anti-botti e fuochi d'artificio, previste in numerose città italiane, da Bologna a Palermo, a Napoli.
 
 
LE REGOLE DELLA ZONA ROSSA
 
Il decreto Conte e il "Natale blindato"

Piega e mèches dal parrucchiere, taglio dal barbiere, la spesa al supermercato, un salto in edicola e uno in farmacia e libreria. Un passaggio dal fioraio per la stella di Natale e in tintoria per i panni da ritirare. Ecco tutto quello che si potrà fare quando l'Italia delle feste è tutta zona rossa.

I giorni esatti da "bollino rosso" sono: 24, 25, 26, 27, 31 dicembre, 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio. E altri 4 giorni - 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio - da "bollino arancione".

Cosa rimane aperto

L'elenco è quello inserito negli allegati 23 e 24 al primo dpcm con le "zone colorate" del 6 novembre. Si tratta di 35 attività: dai supermercati, ipermercati, discount a tabacchi, latterie, alimentari, da parrucchieri e barbieri a ferramenta e negozi di computer. Ci sono edicole, librerie, cartolerie, negozi di giocattoli, di biancheria e di articoli sportivi. E anche farmacie, parafarmacie, profumerie, fiorai, lavanderie, tintorie, pompe funebri, negozi per animali.

Cosa rimane chiuso

Bar, ristoranti (ma asporto consentito sino alle 22) e tutti gli altri negozi al dettaglio non inseriti negli allegati. E anche: musei, mostre, teatri, cinema, palestre, piscine, sale giochi, scommesse e bingo. Tutto ciò che si può fare in zona rossa è raccontato qui.



LE DEROGHE AL BLOCCO DEI NEGOZI NELLE ZONE ROSSE

Commercio al dettaglio

- Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari)
- Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
- Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
- Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2), - Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
- Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione (incluse ceramiche e piastrelle) in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
- Commercio al dettaglio di macchine, attrezzature e prodotti per l'agricoltura e per il giardinaggio
- Commercio al dettaglio di articoli per l'illuminazione e sistemi di sicurezza in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio di libri in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
- Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio
- Commercio al dettaglio di confezioni e calzature per bambini e neonati
- Commercio al dettaglio di biancheria personale
- Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero in esercizi specializzati
- Commercio di autoveicoli, motocicli e relative parti ed accessori
- Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica)
- Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti
- Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
- Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
- Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
- Commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali
- Commercio al dettaglio ambulante di: prodotti alimentari e bevande; ortofrutticoli; ittici; carne; fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti; profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono
- Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici

Servizi per la persona (allegato 24)

- Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
- Attività delle lavanderie industriali
- Altre lavanderie, tintorie
- Servizi di pompe funebri e attività connesse
- Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere ed esercizi specializzati nella vendita di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione

Ma le restrizioni di Capodanno potrebbero non essere le ultime. Le fasce colorate - come ha confermato il premier Giuseppe Conte oggi nella conferenza di fine anno - resteranno ancora, soprattutto per scongiurare una terza potenziale ondata di Covid.
 
«Dobbiamo solo capire - ha detto il presidente del consiglio - se le varianti, come quella inglese, che hanno un tasso di contagiosità più elevato, ci richiederanno o meno l'aggiornamento delle nostre misure. Altrimenti il sistema per fasce col monitoraggio è assolutamente adeguato anche per la terza ondata». Ed intanto, in vista del 7 gennaio - e quindi di una cauta ripresa - sono diverse le attività che chiedono chiarezza sul futuro.
 
Sembra ormai tramontata l'ipotesi della riapertura degli impianti sciistici che, su indicazione del presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, potrebbe slittare al 18 gennaio. Una decisione che, con ogni probabilità, sarà presa solo nei primi dieci giorni del nuovo anno. 
 
Dopo il 7 gennaio. L'epidemia Covid in Italia si mantiene «grave ancora a causa di un impatto elevato sui servizi assistenziali». Lo evidenzia la bozza del monitoraggio Iss-miniustero della Salute. Tre Regioni (Veneto, Liguria, Calabria) hanno un Rt puntuale maggiore di 1, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2, altre 3 (Basilicata, Lombardia e Puglia) lo superano nel valore medio, e altre tre lo sfiorano (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche). «Le Regioni Calabria, Liguria e  Veneto hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo 2. Questo desta particolare preoccupazione e pertanto si esorta a considerare di applicare le misure previste, per i livelli di rischio attribuiti, anche alla fine di queste festività come descritto nel documento »Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale« trasmesso con Circolare del Ministero della Salute», scrive il ministero.

 

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