Il virus sopravvive su una maniglia o un cellulare? Servono due mascherine? Domande e risposte per evitare il contagio

VENEZIA. Dopo un anno di convivenza con il virus sono ancora tanti i dubbi e le incertezze riguardo alla miglior prevenzione. Come disinfettare correttamente oggetti e superfici? Come, quali e ora anche quante mascherine indossare? Non fosse sufficiente, ci si mettono anche le varianti. E allora, via a una serie di nuove domande, a partire dall’efficacia, o meno, delle misure di protezione individuale adottate fino a oggi. Cerchiamo qui sotto di rispondere ad alcune domande ricorrenti.

Come si diffonde il Sars-Cov-2?

Si tramette per via aerea, attraverso le goccioline di saliva emesse parlando o quelle ancor più piccole di vapore acqueo (aerosol) che emettiamo respirando e che possono restare nell’aria anche per diversi minuti ed essere inalate da altre persone.

Come avviene il contagio via aerosol?

Quando una persona malata tossisce, starnutisce, parla o canta, queste secrezioni vengono rilasciate dalla bocca o dal naso. Le persone che sono a contatto stretto, a distanza inferiore a un metro, con una persona infetta possono contagiarsi se le goccioline droplet entrano in bocca, nel naso o negli occhi.

L’aerosol è la principale via di trasmissione del virus?

Sì. Su questo punto gli studi scientifici sono concordi. Il virus si trasmette via aerosol e in questo senso i luoghi maggiormente pericolosi sono quelli chiusi, affollati e scarsamente ventilati. Da qui la necessità del distanziamento e della costante ventilazione degli ambienti.

Ventilare i locali è utile?

Si lo è. Anzi, potenzialmente è più efficace della continua disinfezione delle superfici. Lo ha detto una rivista come Nature, precisando giorni fa che la corsa alla santificazione sta rischiando di far passare in secondo piano gli interventi di ventilazione forzata degli edifici che p invece determinante per prevenire il contagio via aerosol.

Il virus resiste sulle superfici?

La risposta è sì. Il virus sulle superfici può resistere, anche per lungo tempo come dimostrato dalle tracce di Covid ritrovate a bordo della Diamond Princess a distanza di oltre due settimane dallo sbarco dei passeggeri. Può resistere ma spesso è inerte, vale a dire non più in grado di infettare.

Ci si può infettare toccando una superficie?

Le evidenze di infezione da superfici non è esclusa ma alla luce degli ultimi studi scientifici è una possibilità fortemente ridimensionata. Per altro, la semplice disinfezione, con un disinfettante comune acquistato al supermercato o con l’alcool, è in grado di disinnescare il virus nel giro di qualche secondo.

Indossare sempre la mascherina serve a proteggersi dal Sars-Cov-2?

Serve a ridurre il rischio di contagio.

È utile indossarne due?

Una ricerca dei CDC statunitensi (centri di controllo e prevenzione sulle malattie) dice che sì, indossare due mascherine è utile. Lo fa regolarmente Anthony Fauci, uno tra i più autorevoli immunologi americani, che indossa una mascherina di stoffa sopra una FFP2. Così, secondo i CDC, si possono bloccare fino al 92% le goccioline infette.

Il distanziamento serve?

Il distanziamento di almeno un metro è una precauzione fondamentale insieme al frequente lavaggio delle mani, all’uso della mascherina e alla ventilazione e santificazione degli ambienti.

E proteggersi dalle varianti in circolazione?

Le indicazioni degli scienziati per ora sono le stesse. Fatti salvi l’uso delle mascherine, il lavaggio delle mani e il distanziamento è bene evitare il più possibile i luoghi sovraffollati.

(Dal Messaggero Veneto)

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