Turista inciampa e rovina la tela del Moretto: l’opera veniva dal tempio di Possagno
Lo “Stendardo dei Disciplini” di Moretto, danneggiato accidentalmente da una visitatrice alla mostra sul Rinascimento lombardo a Brescia, potrebbe tornare al Tempio Canoviano di Possagno già a marzo dopo il restauro
![La tela rovinata dalla turista](https://images.mattinopadova.it/view/acePublic/alias/contentid/1h54obi6dqxl19u960e/0/turista-squarcia-quadro-brescia-jpg.webp?f=16%3A9&w=840)
Lo “Stendardo dei Disciplini”, l’olio su tela del Moretto datato 1522-1524 circa, squarciato involontariamente da una visitatrice a Brescia dove è esposto in un’importante mostra sul Rinascimento lombardo allestita nel complesso di Santa Giulia, potrebbe tornare al Tempio Canoviano di Possagno già a marzo.
Il tempo necessario per operare il restauro della porzione di mantello di uno dei due Santi, tagliata alla base. Intatto, fortunatamente, il fronte retrostante che rappresenta la Madonna della Misericordia.
Vania Cunial, presidente della Fondazione Opera Dotazione del Tempio di Possagno prestatrice dell’opera, si recherà a Brescia stamane per visionare lo Stendardo danneggiato venerdì scorso. La presidente ha già programmato degli incontri con l’assicurazione e il perito che dovranno valutare il deprezzamento della tela.
«Mi hanno avvertita subito dell’accaduto spiegandomi che la signora è stata spinta poiché la mostra era affollata e l’opera si trovava lungo il percorso protetta dai distanziatori. È stato scioccante» commenta «stavamo aspettando il rientro che era previsto per il 24 febbraio. Ora stiamo valutando se far partire il restauro subito o a mostra conclusa (chiude il 16 febbraio, ndr). Per fortuna lo strappo ha toccato una porzione monocroma del dipinto che purtroppo però non sarà più integro».
Del restauro si occuperà sul posto Luisa Marchetti, un’esperta dell’opera del pittore Alessandro Bonvicino, detto Moretto, esponente di spicco del Rinascimento bresciano, che aveva curato anche il precedente lavoro di recupero. Il prestito ai Musei della città lombarda, della tela che nel Tempio Canoviano occupa lo spazio sopra all’altare a sinistra dell’altar maggiore, era stato autorizzato dalla Soprintendenza alle Belle Arti di Padova e Venezia a condizione che venisse restaurata.
L’opera era quindi stata prelevata da Possagno a luglio per consentire l’intervento che le ha restituito lo splendore originario. «A coprire le spese sarà l’assicurazione» aggiunge Cunial «la prassi è che non ci sia azione di rivalsa perché è stato un gesto involontario».
Secondo il direttore della Fondazione Brescia Musei, Stefano Karadjov, il danno è quantificabile in qualche migliaio di euro. Al quale andrà aggiunto, però, il deprezzamento dell’opera, ancora tutto da valutare.
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