Istituto Cattaneo: a Zaia il 20 per cento di voti da elettori Pd e ancora più da Cinque Stelle

L'analisi dei flussi elettorali: il presidente in Veneto ha attratto consensi da tutte le aree politiche 
Il presidente della regione Veneto Luca Zaia durante la trasmissione Rai "Porta a Porta" condotta da Bruno Vespa, Roma, 24 ottobre 2017. ANSA/ANGELO CARCONI
Il presidente della regione Veneto Luca Zaia durante la trasmissione Rai "Porta a Porta" condotta da Bruno Vespa, Roma, 24 ottobre 2017. ANSA/ANGELO CARCONI

BOLOGNA.  Nella sua storica vittoria in Veneto, Luca Zaia ha attratto voti «da tutte le forze politiche» Pd e M5S compresi. È quanto emerge da uno studio dell’Istituto Cattaneo sulle elezioni regionali basato sull’analisi dei flussi in uscita dagli elettorati dei principali partiti presenti nelle elezioni europee del 2019.

In particolare l’istituto bolognese ha analizzato i flussi elettorali a Venezia e Padova.

«Anche il Pd paga un tributo di voti al "Doge" con il 18% degli elettori Pd-2019 di Venezia e il 21% degli elettori Pd-2019 di Padova che si spostano su Zaia», rileva il Cattaneo.

Poi «ben più consistente è il passaggio di voti che arriva dal M5s», in particolare a Padova.

Chi nel 2019 aveva scelto centrodestra, nel 2020 «opta per Zaia, ad eccezione di una quota di elettori che si astiene, è in particolare l’elettorato di Forza Italia che sembra rifluire verso l’astensione», rileva il Cattaneo.

Scarso il potere attrattivo fuori dal perimetro dem per il candidato del centrosinistra: «Non si registrano travasi dal bacino del centrodestra verso Lorenzoni, il quale pesca solo dal Pd e, in misura molto minore, da +Europa e M5s», è l’analisi dell’Istituto bolognese che, in conclusione, si sofferma sul candidato ’grillinò: «I pochi voti di Cappelletti vengono esclusivamente dal bacino M5s».

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova