Kering Eyewear punta al raddoppio, la grande sfida negli occhiali di lusso

PADOVA. François-Henri Pinault, monsieur le president del gigante del lusso Kering, ha tagliato un pezzo del nastro rosso dell’inaugurazione di Vescovana e se lo è messo in tasca. Poi ha chiesto in dono una tuta come quella indossata dai suoi dipendenti. Un ricordo e un simbolo di una delle operazioni meglio riuscite del titanico gruppo francese della moda: Kering Eyewear.
Nel primo semestre 2019, Kering Eyewear ha infranto un altro record di crescita, +21% e vendite a 321 milioni di euro. Il nome e il cognome di questo successo risponde a Roberto Vedovotto, che di Kering Eyewear è il presidente e ad. L’ex ad di Safilo, una vita professionale tra finanza e industria, un salvataggio importante alle spalle, quello dell’ex gruppo dei Tabacchi con l’arrivo del fondo Hal e questa start up dell’occhialeria. Vedovotto ha portato, lo ha ricordato monsieur Pinault, Kering Eyewear sull’olimpo degli occhiali, facendone il secondo gruppo al mondo nelle montature di lusso. Forte di un portafoglio di 15 marchi strepitosi tra cui Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent, Balenciaga.
Ieri durante l’inaugurazione dell’avveniristico centro logistico nella Bassa padovana, Pinault ha annunciato che Kering Eyewear sta crescendo in maniera straordinaria. Ma ha pure aggiunto, sorprendendo tutti, che non si fermerà, punta al raddoppio e anche ad acquisizioni. Un discorso motivazionale per i “suoi”, ma che dimostra come il lavoro fatto da Vedovotto in meno di cinque anni abbia entusiasmato più di qualcuno, su a Parigi. Le linee strategiche di Kering Eyewear verranno presentate a Milano a inizio ottobre.
Pinault, visitando il centro logistico, 15.000 metri quadri; oltre 1 km di nastri trasportatori; una capienza attuale di oltre 5 milioni di pezzi e un’efficienza distributiva per più di 4.000 spedizioni al giorno, ha avuto la prova, oltre gli ottimi indici di bilancio, che entrare come una saetta nel mondo dell’occhialeria è stato vincente.
Ha rimarcato che in poco tempo si è riusciti a realizzare uno degli stabilimenti più belli del gruppo, con il nome Kering, la sua inconfondibile civetta che sta a dire intelligenza e acume, stampato sul davanti che ne fa un unicum (non esiste un altro stabilimento così nel mondo).
Si è detto orgoglioso di questo gruppo di giovani, i 178 dipendenti impegnati nell’hub logistico, i 250 alle porte di Padova nella direzione, 1300 dipendenti in tutto nel mondo. Ed ha riconosciuto le doti di Vedovotto, molto imbarazzato nel ripetere le parole del suo presidente: non esiste nel gruppo un uomo che incarni meglio di lui l’idea di imprenditorialità, ha detto. —
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