La sanità nelle politiche di genere

Screening oncologici, nel 2012 un milione duecentomila adesioni

ROVIGO. Nel corso del 2012 un milione e duecentomila veneti hanno aderito agli screening oncologici promossi dalla Regione: in particolare a quelli relativi al tumore al seno e al collo dell’utero per le donne e a quello per il tumore al colon per donne e uomini. Lo ha sottolineato ieri l’assessore regionale alle Politiche di genere, Marialuisa Coppola, intervenuta al convegno “L’endocrinologia in rosa. La donna e gli ormoni nelle varie fasi della vita”, svoltosi al Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo.

«Anche la sanità», ha aggiunto Coppola, «attraverso un percorso via via sempre più evoluto, è entrata a pieno titolo nelle politiche di genere, che sono un fiore all'occhiello del Veneto».

L'iniziativa si è svolta sotto la direzione scientifica di Michela Armigliato, responsabile dell'ambulatorio di Endocrinologia dell'Usl 18, e di Emilio Ramazzina, direttore del dipartimento Medico della stessa Usl. «La grande partecipazione», ha aggiunto Coppola, «evidenzia l'attenzione che c'è oggi su un tema come quello della medicina di genere». L'assessore Coppola ha ricordato che nelle Usl di Rovigo e di Padova, grazie al contributo di Fondazione Cariparo, per la ricerca del tumore al collo dell'utero non viene utilizzato il pap-test, bensì un test più sensibile che consente una valutazione più evoluta.

Altre azioni di prevenzione riguardano l'osteoporosi e le malattie cardiovascolari, che vanno di pari passo con il continuo aggiornamento delle apparecchiature di diagnosi e cura.

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