L'alternativa è un tunnel sottomarino
Il progetto Tec-Norconsult verrebbe a costare 5 miliardi

I lavori di progettazione e realizzazione del tunnel che unirà Danimarca e Germania
VENEZIA.
L'alta velocità viaggia sotto il mare. Così almeno vorrebbe il progetto, alternativo a quello presentato da Italferr, elaborato dai rappresentanti veneti del gruppo olandese-norvegese Tec Tunnel-Norconsult e presentato ai presidenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia, nonché alle amministrazioni locali interessate. Il progetto, spiega l'architetto Fernando De Simone, rappresentante e co-progettista del gruppo norvegese, che una decina di anni fa aveva proposto di costruire il passante di Mestre in tunnel, come nel caso del collegamento automobilistico ferroviario studiato tra Danimarca e Germania disegna il tracciato lungo la costa, sull'asse Jesolo-Lignano, grazie alla costruzione di 70 chilometri di tunnel sottomarini. La proposta, prevede anch'essa il project finacing, con una richiesta di concessione per 60 anni. Il 70% dei lavori - sostiene De Simone, - verrebbe affidato a imprese e professionisti locali e comporterebbe un investimento complessivo di 5 miliardi di euro. I tratti sottomarini sarebbero di 10-15 chilometri massimi di lunghezza, per un totale di 70 di tunnel sui 138 complessivi della Venezia-Trieste. Una distanza inferiore - osserva De Simone - a quella dei tracciati proposti da Italferr. In base al progetto, i treni ad alta velocità (circa una decina al giorno) non avrebbero fermate intermedie da Mestre a Trieste. «Le stazioni di Mestre, Aeroporto Marco Polo, Jesolo, Caorle, Lignano e Ronchi dei Legionari - spiega - sarebbero dotate di un binario bypass, che permetterebbe sulla stessa linea, fra un treno di alta velocità e l'altro, l'inserimento di vetture della metropolitana e quelle dell'alta capacità». Del resto, proprio l'attrazione del traffico merci sulla ferrovia rispetto all'autostrada - sottolinea De Simone - è uno dei punti di forza del tracciato. Secondo il progettista, il costo del passaggio di ogni tir su rotaia potrebbe essere compreso tra i 10 e i 20 euro, fino a un massimo di 50 ad automezzo. Il progetto, sostiene l'architetto, è stato presentato ufficialmente qualche mese fa al presidente del Veneto che, a sua volta, l'ha inoltrato all'assessore alla Mobilità. La mail è datata 18 febbraio: «Ho appreso che è stato presentato il progetto, ma non l'ho ancora visto» sostiene tuttavia Renato Chisso «Appena lo vedrò lo valuterò».
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