Lovertino conquista celebrità e non perde d'occhio Tamara

ALBETTONE.
Poco più di duemila anime, divise in tre località: Albettone, Lovolo e Lovertino. Un paese che da una parte guarda al verde dei Colli Euganei, mentre dall'altra si apre verso Vicenza. Un angolo tranquillo, almeno fino a qualche tempo fa. Fino a quando non si è scoperto che, proprio a Lovertino, vive la donna di cui sarebbe innamorato don Sante. Improvvisamente su Lovertino, minuscola frazione di campagna di 600 persone, è piovuta la notorietà. E i suoi abitanti sembrano non esserne affatto dispiaciuti. «Finalmente si sente parlare di Lovertino anche in televisione», dice un anziano che passeggia a pochi metri dalla casa di Don Sante e che, orgoglioso del paese in cui abita, trova il modo per pubblicizzare l'imminente «Sagra dei maroni». Solo le voci «istituzionali» del piccolo comune vicentino preferiscono non commentare l'improvvisa celebrità. «Non conosco don Sante, non l'ha mai visto di persona e non mi sono mai interessato alla sua vicenda», taglia corto don Pietro Giuriato, sacerdote delle parrocchie di Albettone e Lovertino. Sulla stessa linea c'è il sindaco del paese, Fulvio Dall'Armellina, altrettanto laconico: «Queste sono questioni di natura personale, che non devono essere commentate», fa sapere il primo cittadino dal palazzo municipale. Nel giorno della conferenza stampa, indetta proprio nella minuscola Lovertino, il paese continua la sua vita di sempre, ma con l'occhio e l'orecchio puntati verso il civico 27 di via Castello, nuova sede della «Chiesa cattolica dei peccatori», fondata dal prete innamorato.

Nella stradina in mezzo ai campi, dove don Sante ha acquistato casa e dove, da un anno e mezzo vivono Tamara e il suo bambino, c'è un traffico mai visto prima. Quasi non riesce a passare, tante le auto parcheggiate. «Che non sia un mercoledì come tutti gli altri, lo si vede dal movimento di gente per le strade - dice la titolare della «Trattoria alla Torre» - inoltre, quasi tutti i clienti che vengono a prendere il caffè, oggi, chiedono di dare una sbirciatina ai giornali». «Per tutta l'estate qui non si è parlato d'altro», dice sorridendo una signora che è appena uscita dalla banca in centro ad Albettone, «Don Sante - continua la donna - lo abbiamo visto più di qualche volta, ma nessuno sapeva che fosse un prete. Veniva in centro per fare acquisti legati alla ristrutturazione e diceva di essere un ingegnere e di abitare a Vicenza». Anche di Tamara, compaesana sconosciuta fino all'estate scorsa ora, a Lovertino, si cerca di sapere il più possibile. «Prima dell'estate la si vedeva tutte le settimane al mercato, con il suo bambino - racconta il fornaio del paese - poi non l'abbiamo più vista». Nonostante lei cerchi di farsi vedere il meno possibile, ora che ogni cosa fa notizia, i suoi pochi spostamenti vengono tutti monitorati. Tanto che una vicina di casa rivela, addirittura: «Martedì pomeriggio è uscita per andare dalla parrucchiera».
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