Lutti, disastri, polemiche: l’anno più duro dei Benetton

Un anno fa (il 10 luglio 2018) moriva Carlo, ad agosto il crollo di Ponte Morandi a Genova. Nei mesi successivi l’addio a Gilberto e lo scontro con il governo su Autostrade
L'uscita della bara al termine dei funerali di Gilberto Benetton nel duomo di Treviso, 26 ottobre 2018. ANSA/ ALBERTO COLUSSO
L'uscita della bara al termine dei funerali di Gilberto Benetton nel duomo di Treviso, 26 ottobre 2018. ANSA/ ALBERTO COLUSSO

TREVISO. Il pranzo del 15 agosto che Giuliana Benetton organizzerà come ogni anno a Cortina, tradizione consolidata con un centinaio di invitati, sarà il primo senza i fratelli Carlo, scomparso esattamente un anno fa, e Gilberto, mancato il 22 ottobre 2018. E il rituale ferragostano coinciderà con un’altra ricorrenza infausta, un anno e un giorno dal crollo di Ponte Morandi, momento scatenante del fiume (ancora in piena) di odio e di polemiche che ha travolto la famiglia, e di cui Gilberto è considerato “vittima collaterale”. Cronaca dell’annus horribilis di Benetton: 10 luglio 2018 - 10 luglio 2019, dodici mesi di lutti e polemiche, i più difficili di sempre dalle parti di Villa Minelli.

Fioravante e Carlo

In pochi mesi l’iconica fotografia dei quattro fratelli Carlo, Gilberto, Giuliana e Luciano si è dimezzata. La spirale sfortunata che ha avvolto la famiglia era iniziata in realtà qualche mese prima, a febbraio 2018, a migliaia di chilometri da Villa Minelli, in Argentina, dove un infarto improvviso strappò Fioravante Bertagnin all’affetto della moglie Giuliana Benetton, mentre si trovavano in vacanza in Sudamerica.

L'uscita della bara al termine dei funerali di Gilberto Benetton nel duomo di Treviso, 26 ottobre 2018. ANSA/ ALBERTO COLUSSO
L'uscita della bara al termine dei funerali di Gilberto Benetton nel duomo di Treviso, 26 ottobre 2018. ANSA/ ALBERTO COLUSSO

E da febbraio a luglio è durata la malattia di Carlo, il più giovane dei quattro, il responsabile delle tenute agricole in Patagonia, che prima di andarsene a 74 anni aveva intrapreso un percorso di cure tra la Spagna e gli Stati Uniti e, a un certo punto, aveva avvistato i fratelli. Nessuno può saperlo, ma un mese prima della morte di Carlo, Gilberto Benetton compare per l’ultima volta in pubblico: il 15 giugno a Marghera si vota la nascita di Assindustria Treviso-Padova, Gilberto dà la sua benedizione.

Ponte Morandi

Rescuers at work amid the rubble after a highway bridge collapsed in Genoa, Italy, 14 August 2018. A large section of the Morandi viaduct upon which the A10 motorway runs collapsed in Genoa on Tuesday. Several people have died, rescue sources said. Several vehicles were crushed under the rubble with dead people inside, the sources said. ANSA/ LUCA ZENNARO
Rescuers at work amid the rubble after a highway bridge collapsed in Genoa, Italy, 14 August 2018. A large section of the Morandi viaduct upon which the A10 motorway runs collapsed in Genoa on Tuesday. Several people have died, rescue sources said. Several vehicles were crushed under the rubble with dead people inside, the sources said. ANSA/ LUCA ZENNARO


È il 14 agosto 2018 la data che segna una frattura insanabile tra la famiglia e “il Paese”, o almeno una fetta di questo. Il crollo di Ponte Morandi, 43 vittime, è imputato alla scarsa manutenzione del tratto autostradale da parte di Atlantia, società della holding Edizione, la cassaforte di famiglia. Si dice che in occasione del “famoso” pranzo di Cortina Giuliana, Gilberto (già malato) e Luciano si siano beccati i fischi e gli insulti di chi hanno incrociato. Quel giorno di Ferragosto il web si scatena a suon di “United killer of Benetton”, “United dolors”, tweet di Salvini («Dall’alto dei loro portafogli pieni e del loro cuore vuoto chiedessero scusa») e Di Maio («Si dividono gli utili e i ponti qui crollano»).



Le autostrade

La partita diventa la revoca della concessione delle autostrade ad Atlantia. Le schermaglie sono quotidiane: «Noi andiamo avanti, i Benetton non ci fanno paura» ha detto pochi giorni fa Di Maio in un post su Facebook. Ma revocare la concessione ad Atlantia costerebbe almeno 20 miliardi di euro.

Oggi i nodi venuti al pettine negli ultimi dodici mesi sono ancora tutti lì. Per la prima volta il cda di Edizione Holding è composto da soli membri della seconda generazione, che nella delicatissima fase di transizione hanno deciso di richiamare Gianni Mion, trent’anni accanto a Gilberto, alla presidenza. —


 

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