Luxottica, nasce Sedico 3 Ma non piace al paese

AGORDO. La crisi non è affare di Luxottica. L'occhialeria di Leonardo Del Vecchio cresce, il magazzino non è più sufficiente ed ecco spuntare il progetto di un terzo stabilimento a Sedico.
Nel Bellunese l'azienda è radicata ad Agordo, dove il patron ha posato la prima pietra del suo impero, e a Cencenighe, dove si realizzano le minuterie. Ma anche a Sedico Luxottica è una realtà importante. Il primo stabilimento è stato costruito poco più di trent'anni fa. Oggi ci lavorano mille persone. Nel 2006 è arrivata la seconda fabbrica. Quest'anno potrebbe arrivare la terza.
Affinché quel condizionale si trasformi in realtà, Luxottica deve ottenere il parere favorevole di tutti gli enti che si stanno confrontando in conferenza dei servizi. Il Comune non le sta affatto mettendo i bastoni fra le ruote, è assolutamente favorevole all'ampliamento e concederà anche la variante al piano regolatore per consentire la costruzione nei terreni che attualmente hanno destinazione agricola.
Qualche malumore invece si sta sollevando fra i cittadini che vivono nelle case a ridosso della fabbrica che sarà ampliata. Già, perché Luxottica 2 (a Sedico gli stabilimenti vengono comunemente indicati con un numero dagli abitanti ma anche dai dipendenti) è nata nel bel mezzo di una zona residenziale, fra prati verdi e villette di campagna. Il centro di Sedico dista poche centinaia di metri in linea d'aria, ma in questo contesto basta poco per spostarsi in periferia.
Da dieci anni i cittadini sopportano i disagi del vivere accanto a una fabbrica di simile portata: rumori, ad ogni ora del giorno e della notte, perché la produzione non si ferma quando il sole lascia il posto alla luna; traffico, che nelle ore di punta collassa rendendo impossibile destreggiarsi fra le stradine interne come immettersi sull’arteria principale che conduce a Belluno, da un lato, a Feltre dall’altro; auto posteggiate in ogni dove. Nel corso degli anni i residenti si sono dotati di catenelle e cancelli per proteggere le proprietà private.
Il progetto di ampliamento presentato dall'azienda all'inizio dell'anno ha fatto scattare l'allarme. I cittadini sono preoccupati. Pur consapevoli dell'importanza di un'attività come Luxottica, che tanto benessere ha portato (e continua a portare) al territorio, chiedono di essere tenuti in considerazione. I disagi ci sono e li vivono sulla loro pelle giorno dopo giorno. Il timore, ora, è che il nuovo stabilimento renda invivibile quella parte di Sedico in cui abitano, alcuni da decenni.
Il Comune, che considera il progetto di ampliamento «una grande opportunità, perché saranno assunte centinaia di persone» (parole del sindaco, Stefano Deon), si è messo al loro fianco e ha assicurato che li ascolterà. L'azienda non è insensibile e ha dimostrato disponibilità a trovare soluzioni. Quello che chiedono i cittadini è un compromesso, fra le loro esigenze e quelle dell'azienda. Ma anche altri soggetti stanno manifestando le criticità che nascono nell’ampliare uno stabilimento in un'area residenziale. Il gestore del servizio idrico nel Bellunese ha messo prescrizioni vincolanti sulle fognature, per l'approvazione del progetto; l'Arpav ha chiesto diverse integrazioni, in particolare per quanto riguarda i rumori. I cittadini attendono. Intanto stanno preparando le osservazioni da inviare al Comune, al fine di rendere tollerabile la convivenza con il nuovo stabilmento.
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