Mafie e ambiente in Veneto: convegno a Mestre tra bonifiche e legalità
Il convegno "Mafie in Veneto – Presenza nell’economia e nell’ambiente" ha affrontato il tema della legalità nella gestione ambientale, con particolare attenzione alle bonifiche di siti contaminati da attività illecite
Bonifiche ambientali, normative e casi di successo nella lotta all’inquinamento causato da attività illecite e criminalità organizzata. Sono stati questi i temi centrali della terza giornata del convegno “Mafie in Veneto – Presenza nell’economia e nell’ambiente”, svoltosi al Museo M9 di Mestre.
Un appuntamento di grande rilievo che ha messo in luce il legame tra legalità e tutela del territorio, con interventi di esperti e istituzioni impegnati nella rigenerazione di aree compromesse.
Dalle normative alle operazioni sul campo: il quadro legislativo e tecnico
Ad aprire i lavori è stata Vallì Zillio, Presidente della Sezione Regionale dell’Albo Gestori Ambientali, che ha sottolineato l’importanza della tutela ambientale come bene comune e la necessità di un quadro normativo rigido per contrastare l’inquinamento illegale.
Maurizio Pernice, ex Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente, ha ripercorso l’evoluzione della normativa in materia di bonifiche, soffermandosi sul D.lgs. 152/2006 e sulle modifiche del 2015 che hanno rafforzato le misure contro i reati ambientali. In particolare, ha approfondito la questione della responsabilità del danno ambientale e il ruolo del proprietario incolpevole.
Marianna Morabito, del Team Esperti dell’Ufficio del Commissario Unico alle Bonifiche, ha spiegato il complesso iter autorizzatorio per le bonifiche, evidenziando le opportunità di finanziamento offerte dal PNRR per la riqualificazione di aree inquinate.
Sul fronte tecnico, Enrico Morigi, membro del Comitato Nazionale Albo Gestori Ambientali, ha illustrato i requisiti richiesti per operare nelle bonifiche, mentre il Tenente Colonnello Alessio Tommaso Fusco, Subcommissario alle Bonifiche, ha fornito un aggiornamento sulle operazioni in corso per la rimozione di discariche abusive e il recupero ambientale. Fusco ha anche evidenziato i risultati ottenuti dal Commissario Unico dal 2017, con un impatto positivo sulla sostenibilità e sul risparmio economico.
Civita Castellana e Tezze sul Brenta: due esempi di bonifica riuscita
Uno dei momenti più attesi della giornata è stata la presentazione di due casi di successo nella rigenerazione di siti compromessi.
Fabrizio Purchiaroni, di Ecosantagata srl, ha illustrato il progetto di Landfill Mining a Civita Castellana (VT), che prevede la rimozione di rifiuti inerti e gessi accumulati tra il 1988 e il 2009, con l’obiettivo di ridurre il rischio di inquinamento e migliorare la gestione dei rifiuti senza ulteriore consumo di suolo.
A seguire, Roberto Pedron, esperto in bonifiche ambientali, ha raccontato il caso di Tezze sul Brenta (VI), dove è in corso la bonifica delle acque sotterranee contaminate da cromo esavalente. Grazie a indagini approfondite e a un piano di intervento mirato, il territorio sta tornando a nuova vita, dimostrando come una gestione efficace delle bonifiche possa restituire valore all’ambiente e alla comunità.
A chiudere la sessione è stato Daniele Gizzi, Presidente del Comitato Nazionale Albo Gestori Ambientali, intervenuto in collegamento remoto.
Un convegno per la legalità e l’ambiente
La rassegna "Mafie in Veneto – Presenza nell’economia e nell’ambiente", giunta alla sua seconda edizione, ha visto la partecipazione di istituzioni, esperti e associazioni impegnate nella lotta contro le infiltrazioni mafiose nel settore ambientale.
L’evento è stato organizzato dalla Sezione regionale del Veneto dell’Albo Gestori Ambientali, in collaborazione con Unioncamere Veneto, LIBERA – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie A.P.S., il Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA Venezia Rovigo, con il patrocinio di ANCI Veneto, Albo Nazionale Gestori Ambientali, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Venezia e la media partnership di NEM – Nord Est Multimedia.
Un'occasione fondamentale per ribadire il ruolo della legalità nella tutela del territorio e la necessità di una sempre maggiore sinergia tra istituzioni, imprese e cittadini per contrastare l’inquinamento e il malaffare ambientale.
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