Mala del Brenta, uno dei capi si racconta in tv

BOLOGNA. Il primo "colpo" ad appena 13 anni, quando rubò il motoscafo del panfilo di Onassis. Poi un crescendo criminale che, nel 1990, lo portò ad uccidere, insieme a Felice Maniero e ad altri complici, i fratelli Rizzi e il loro cugino. Giampaolo Manca, uno dei leader della cosiddetta "batteria dei veneziani", della Mala del Brenta ha cambiato vita, ed è ospite della casa di accoglienza per detenuti della Papa Giovanni XXIII di Montecolombo, nel Riminese.
«Vorrei essere di monito ai ragazzi che sono qua; non voglio facciano la mia fine», ha detto Manca, la cui intervista andrà in onda martedì 19 aprile alle 20 su San Marino RTV nello speciale a cura di Gianmarco Morosini 'All'Inferno e ritorno". «Dov'è finito il tesoro di Maniero?», sarà uno degli interrogativi della serata.
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