Maschio Gaspardo parte la fase due Veneto Sviluppo entra nel capitale

La finanziaria regionale ha investito 10 milioni in equity In campo Friulia e Finest, che rafforzano la loro presenza



Maschio Gaspardo entra ufficialmente nella sua nuova fase di sviluppo. Ieri è stata data l’ufficialità dell’ingresso della finanziaria regionale Veneto Sviluppo nel gruppo di Campodarsego primo in Italia e uno dei principali al mondo nel settore delle macchine agricole. L’operazione di ingresso, avvenuta con un aumento di capitale, ha previsto anche l’innalzamento della quota detenuta da Friulia e di Finest che entra come socio di minoranza nella controllata rumena del gruppo.

Al termine dell’iniezione Veneto Sviluppo, con un investimento di 10 milioni di euro raggiunge circa il 17% del capitale, Friulia innalza la sua quota al 19%, anche a fronte di una conversione in equity di un finanziamento. Alla fine dei conteggi l’intervento totale di rafforzamento arriva alla cifra di 20 milioni di euro. «Dalla firma dell’accordo con gli istituti di credito avvenuta ad ottobre che ha stabilizzato la posizione finanziaria, l’aumento di capitale che ha fortificato l’aspetto patrimoniale possiamo guardare in maniera positiva al futuro e ai nostri obiettivi per il piano 2019-2020 – dice il presidente della holding Mirco Maschio - pensando agli sviluppi sui mercati e portando a frutto anche quelli che sono gli investimenti fatti negli ultimi anni come le acquisizioni nei vari settori».

Il gruppo che ha chiuso il 2018 con ricavi consolidati a 332 milioni di euro, in crescita rispetto al 2017, con particolare riferimento all’area Italia che segna nell’anno un +8,25%. L’Ebita si attesta invece a 30,6 milioni di euro. Per far fronte agli squilibri legati al clima o generati dalla situazione politico-economica internazionale (dazi degli USA, Brexit, sanzioni russe e instabilità politica in Turchia) che stanno interessando il settore agricolo, l’azienda ha già avviato una razionalizzazione produttiva in linea con gli obiettivi di Piano. Questi effetti esogeni hanno influenzato tutto il settore dell'agricoltura, ma nonostante ciò, gli obiettivi 2019, afferma Maschio, restano confermati.

Un ruolo importante per sostenere questa nuova fase di crescita e soprattutto per sostenere il rilancio di un gruppo che conta 2mila dipendenti, di cui 1200 in Italia va data alle finanziarie regionali. Per Veneto Sviluppo, spiega il presidente Fabrizio Spagna che è entrato nel consiglio di amministrazione del gruppo, si tratta del più importante investimento in un’azienda industriale, e per la prima volta in un gruppo di queste dimensioni.

«Obiettivo di questa immissione di capitale - spiega Spagna - è la dimostrazione della volontà di sostenere l’azienda e la sua attuale proprietà nella quale abbiamo creduto. Abbiamo dato della liquidità che servirà per crescere e il nostro ingresso ha anche rassicurato le banche, che infatti avevano subordinato la firma della convenzione al duplice aspetto di intervento diretto e poi garanzia aggiuntiva al sistema bancario con la presenza delle finanziarie regionali». Questo è un gruppo, conclude Spagna, che «ha tutte le caratteristiche per crescere e poi mirare ad andare in Borsa e noi vogliamo mettere nelle condizioni gli azionisti di poter in futuro attingere ai mercati finanziari internazionali». —

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