Miss Italia, trema il trio delle padovane"Solo due minuti davanti alla giuria"

A Salsomaggiore, Carolina Boscaro, Laura Cagnin e Francesca Marendon alle prese con la giuria tecnica di Rita Rusic e Gullermo Mariotto. Nelle ragazze c'è un po' di amarezza perché avrebbero avuto pochissimo tempo per dimostrare la propria personalità
Tutte le ragazze venete alle prefinali di Miss Italia 2010 a Salsomaggiore
Tutte le ragazze venete alle prefinali di Miss Italia 2010 a Salsomaggiore
SALSOMAGGIORE (Parma). Due minuti per far capire alla giuria se si può essere la prossima Maria Perrusi, cioè la nuova Miss Italia. Questo è il tempo che ieri la giuria tecnica composta da Rita Rusic e Guillermo Mariotto, i due giurati più temuti, ha concesso a 80 delle 255 semifinaliste. Nel primo gruppo anche le tre padovane: Laura Cagnin, Francesca Marendon e Carolina Boscaro, queste ultime, oltre che due fasce regionali, hanno portato a Salsomaggiore anche i titoli di Miss Padova e Miss Commercio Solesino, vinti con le selezioni abbinate all'iniziativa di Miss Mattino.


C'è un po' di amarezza e perplessità nel racconto delle ragazze che hanno avuto, a loro dire, pochissimo tempo per mostrare la loro personalità e nessuna altra chance nei prossimi giorni. «Due minuti in cui mi hanno fatto sfilare, mi hanno chiesto nome, cognome ed altezza e poi un'altra veloce passerella - commenta preoccupata Laura - credo di non essergli piaciuta. Vuol dire che ritornerò a casa a con la soddisfazione di essere arrivata fino a questo punto. Intanto mi metto a studiare storia».


Anche Francesca non sembra soddisfatta della performance davanti alla giuria: «Pochi passi, due parole e poi mi hanno fatto provare qualche passo di danza - mi dispiace che non ci diano un'altra possibilità. Approfitto del pomeriggio libero per studiare spagnolo, tra un po' si torna a scuola. Oggi mi è arrivato un sms di complimenti dalla prof di matematica. Mi ha fatto troppo piacere». Ha lasciato a casa il libro di diritto Carolina Boscaro, che vede l'esperienza come una mini vacanza. «Bisogna prenderla con filosofia - commenta - siamo in tantissime ed è veramente complicato controllare tutto. Però è un peccato giocarsi tutto in due minuti».

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