«Miteni e Solvay, un filo le unisce Il C604 avvelena il bacino del Po»

il caso
Miteni e Solvay, due giganti della chimica nell’occhio del ciclone con l’interpellanza presentata ieri alla Camera da Alberto Zolezzi , deputato del M5s. Il suo appello al governo è chiaro: l’azienda di Spinetta Marengo, ad Alessandria, vuole aumentare la produzione e scarica il nuovo Pfas-C604 nei fiumi: questa sostanza è stata trovata nel Tanaro ma anche nel Po, a Castelmassa di Rovigo e produce danni gravissimi alle vongole e cozze nel delta del Polesine: ne blocca la riproduzione. «L’ Ispra parla di sostanza molto tossica e i dirigenti dell’azienda sono stati condannati per disastro ambientale colposo per sversamento di cromo. Le ricerche mediche segnalano che i Pfas riducono la risposta dei vaccini del 50% per quanto riguarda il tetano e la difterite, ne bastano 20 nanogrammi. È documentato il passaggio di sostanze dalla Miteni alla Solvay, mentre il GenX dal 2014 è arrivato nell’azienda di Trissino dall’Olanda. Solo Arpa Piemonte si può opporre al raddoppio di Solvay, ci sono 24 milioni di persone da salvare lungo il bacino padano. Sono scelte dolorose, ma va riconvertito il polo di Spinetta. Sono stati trovati 15 mila nanogrammi litro di Pfoa nel sangue dei lavoratori, ne bastano 20 per causare squilibri ormonali», ha detto il deputato 5S.
Gli ha risposto Andrea Costa, sottosegretario alla Salute. «L’Italia ha avviato la pulizia dell’acqua sulla base della direttiva Ue del 12 gennaio scorso, i nuovi parametri diventeranno operativi in 3 anni con metodi analitici per il controllo delle ultime molecole di queste sostanze che persistono nell’ambiente e nell’acqua. Il governo ha proposto che nei valori limite si tenga conto della somma delle miscele Pfas. Per quanto riguarda il C604, l’Iss dopo aver acquisito il parere dell’Efsa, l’ha definita una sostanza non genotossica. Purtroppo non c’è uno studio epidemiologico in Veneto, ma verrà realizzato ad Alessandria».
Insoddisfatto, anche se con toni moderati, l’onorevole Zolezzi ha invitato il governo ad adottare i provvedimenti a tutela della salute del Veneto e del bacino del Po. «I rischi di trombi, diabete e infertilità sono documentati. I Pfas uccidono la vita e l’amore». —
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