Mamma e figlia muoiono a distanza di poche ore
Prima è mancata Amalia Furlin a 81 anni, poi l’anziana madre Vittoria Grassi, 103 anni. Era la regina delle attrazioni ambulanti, viveva in un caravan a Monselice
Il filo del destino ha unito madre e figlia anche nell’addio. Nel giorno di Santo Stefano, Amalia Furlin, 81 anni, è venuta improvvisamente a mancare, seguita meno di ventiquattro ore dalla madre, Vittoria Grassi, 103 anni, conosciuta da tutti come la “regina” delle giostre di Monselice.
Le condizioni di salute di Vittoria non le avevano permesso di sapere della scomparsa della figlia – i famigliari hanno voluto risparmiarle la sofferenza – ma è difficile non pensare che, in qualche modo, il legame profondo che univa madre e figlia abbia superato ogni barriera. Un filo invisibile che ha portato la centenaria a riabbracciare Amalia anche in cielo.
Il doppio lutto ha colpito duramente la famiglia Furlin, da generazioni punto di riferimento per le attrazioni itineranti della provincia di Padova, lasciando un vuoto non solo tra i familiari, ma anche nella comunità che la conosceva e la stimava. Vittoria aveva festeggiato a ottobre i 103 anni nella roulotte in cui ha vissuto con orgoglio per tutta la vita.
Nonna di 15 nipoti e 14 pronipoti, la 103enne era conosciuta da tutti nella cittadina murata come l’emblema della famosa dinastia di giostrai monselicensi.
Vittoria era nata in un caravan a Correzzola, da una famiglia di venditori ambulanti, e ha trascorso tutta la sua vita in “movimento”, prima con la famiglia, poi con il marito e i figli, tra le fiere e le sagre del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Raccontava che il segreto della sua longevità era la compagnia delle persone, la libertà e il sorriso.
«Non c’è bisogno di un castello per vivere una vita longeva e felice», aveva raccontato Vittoria in un’intervista per il suo 102° compleanno, «ho dato alla luce nove bambini e abbiamo sempre vissuto in una roulotte, in movimento. Non ho mai pensato o voluto una vita diversa da questa. Il lavoro era impegnativo e difficile, ma c’era sempre la gioia e l’attesa di arrivare in un nuovo paese e di vivere il momento di festa».
Una donna semplice, ma con una grande forza d’animo e di spirito, questa era Vittoria. «Ci hanno colpito dei giorni di profondo lutto», raccontano i figli. «Erano due donne straordinarie e molto legate».
Vittoria lascia i figli Mercedes, Mirca, Dusca, Miro e Orchidea, gli amati nipoti e pronipoti. Il funerale sarà celebrato domani alle 15 nella chiesa del Redentore, che si trova accanto alla casa a quattro ruote in cui la 103enne ha vissuto negli ultimi decenni. L’addio ad Amalia è stato invece dato ieri mattina, nella chiesa di Valsanzibio. La donna lascia i figli Devis, Romes e Wainer.
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