Monte dei Paschi compra Antonvenetaal Santander vanno 9 miliardi di euro
Siena offre 9 miliardi cash al Santander. Nasce il terzo gruppo bancario italiano. Giuseppe Mussari (presidente Mps): "Vogliamo farne una storia di successo"

Dopo Abn Amro, anche il Santander farà parte del passato di Banca Antonveneta. Con un'offerta cash da 9 miliardi, il Monte dei Paschi si assicura il controllo dell'istituto veneto. «Vogliamo fare di Antonveneta una storia di successo» dice Giuseppe Mussari, presidente del Montepaschi, spiegando il blitz che, nell'arco di sole due settimane, ha portato Antonveneta nell'orbita di Mps. Obiettivi a parte, il successo, per ora, è quello di Don Emilio Botin che incassa una plusvalenza record.
Senza nemmeno toccare Padova, l'ha trasformata in oro: 2,36 miliardi di plusvalenza. Nell'operazione di acquisizione di Abn Amro (proprietaria di Antonveneta) da parte della cordata Santander-Fortis-Rbs, l'istituto padovano, infatti, era stato valorizzato 6,64 miliardi. Un prezzo salato, sostengono gli analisti, quello pagato da Mps, soprattutto alla luce del fatto che difficilmente quest'anno la banca padovana riuscirà a raggiungere i 400 milioni di utile. L'Opa di Abn su Antonveneta, già considerata «generosa», costò agli olandesi 8 miliardi. Oggi però, diversamente da allora, Interbanca non fa parte del pacchetto.
L'operazione.
L'acquisto sarà per la metà sostenuto tramite un aumento di capitale al termine del quale la Fondazione Montepaschi, benché diluita, continuerà a mantenere il controllo, e faranno il loro ingresso anche nuovi soci. Tra gli azionisti di Siena c'è anche Francesco Gaetano Caltagirone (3,8%) che allarga, così, i suoi interessi in Veneto. Proprio l'imprenditore romano potrebbe ora avere più spazio nell'azionariato. Per finanziare il 20-25% Siena procederà a dismissioni e per il resto farà ricorso a liquidità e funding. Interbanca, come ricordato, non costituisce oggetto della vendita. Per ora rimarrà negli asset a disposizione del consorzio guidato da Rbs, ma non per molto. Francesco Micheli (ex azionista Interbanca) e Giorgio Cirla (già a.d. della merchant) sono in pressing: il pacchetto vale un miliardo.
Il nuovo gruppo.
Mps ha detto di attendersi sinergie lorde per un minimo di 360 milioni di euro (di cui 220 da risparmi dei costi e 140 da ricavi addizionali) contro i 210 milioni dichiarati dagli spagnoli. L'operazione consente all'istituto senese di consolidare il ruolo di terzo polo bancario in Italia e di rafforzare la penetrazione del mercato domestico retail. Gli sportelli aumentano di mille unità a 3.100 e la quota di mercato al 9 dal 6%. In Veneto, in particolare, la quota di mercato sarà del 10,6%. «Abbiamo strapagato Antonveneta? Siamo convinti che, con orizzonte 2009, la banca può fare 700 milioni di utili» ha liquidato l'argomento prezzo Mussari.
L'oro di Botin.
Da Madrid, una fonte vicina all'operazione ha detto che Santander ha deciso di cedere Antonveneta prima ancora di aver completato il take over sul gruppo olandese, perché l'offerta di Mps era troppo buona per essere rifiutata. «L'incorporazione di Antonveneta avrebbe rappresentato un interessante primo passo in Italia nella banca al dettaglio. Tuttavia con questa acquisizione non saremmo arrivati a detenere in quel Paese una dimensione sufficiente per sviluppare adeguatamente le nostre attività» scrive Botin nella lettera con cui ha spiegato ai suoi soci la cessione.
In due anni Antonveneta è passata prima agli olandesi di Abn Amro, poi alla cordata guidata dagli spagnoli del Santander e ora a Monte dei Paschi di Siena: qual è la vostra opinione?
Argomenti:banche
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