Dal Ben: «Bianco, un cardiochirurgo innamorato del proprio lavoro»
Il direttore generale dell’Azienda Ospedale Università di Padova ricorda il professionista trovato morto nel suo studio: «Solo pochi giorni fa avevamo condiviso un progetto innovativo pensato dai cardiochirurghi per salvare altre vite»

«Conoscevo il dottor Roberto Bianco. Ne avevo stima. Proprio pochi giorni fa ci siamo trovati insieme al prof. Gino Gerosa per condividere un progetto innovativo pensato dai cardiochirurghi per salvare altre vite».
Così Giuseppe Dal Ben, direttore generale dell’azienda Ospedale Università di Padova, ricorda Roberto Bianco, il cardiochirurgo trovato morto nel suo studio al Centro Gallucci la sera del 31 marzo.
«Sono affranto», continua, «Sono vicino alla sua famiglia e a tutta l’équipe della Cardiochirurgia che poi per il dott. Bianco era come una seconda famiglia. Lo voglio ricordare anche oggi che non è più con noi come un chirurgo innamorato del proprio lavoro, sempre disponibile con i propri pazienti, in grado di fare squadra con i colleghi. E soprattutto come un medico che tutti i giorni era impegnato a superare traguardi ancora più lontani perché convinto che solo la ricerca che sa guardare con coraggio a tecniche innovative può dare speranze ai nostri pazienti».
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova