«Msc riporterà le navi in Adriatico La nostra bolla ora è un modello»

l’intervista
«Era una macchina che correva a 100 all’ora. Oggi tutta l’industria si è fermata con danni incredibili. Noi siamo ripartiti ad agosto con una nave sola ma siamo pronti anche con le altre 17. Nel 2019 nel mondo avevano viaggiato sulle navi da crociera 30 milioni di persone e da marzo 2020 è tutto fermo. Le perdite sono enormi, quindi. Naturalmente noi stiamo andando avanti e continueremo a farlo». Leonardo Massa, managing director di Msc Crociere che ci parla da Msc Grandiosa, la prima nave al mondo a ripartire ed oggi un modello unico cui guardano anche altri comparti del turismo. Lo fa con la speranza di tornare a navigare per maggio in Adriatico riportando le navi anche nei porti di Trieste e Venezia.
Avete vinto finora una specie di sfida impossibile riaccendendo i motori delle crociere.
«Siamo ripartiti il 16 agosto, primi al mondo, con una sola nave e grazie all'attivazione di un protocollo di sicurezza che ha consentito alla compagnia di ospitare da allora ad oggi oltre 40 mila passeggeri. Attualmente a bordo della nostra nave Msc Grandiosa, che raggiunge alcune località del Mediterraneo con partenze settimanali, ci sono quasi 2000 passeggeri, principalmente italiani, su una capienza complessiva di 6400 passeggeri. Ci siamo riusciti grazie a questo protocollo, che sta diventando nell’industria dell’hospitality un vero benchmark, un modello per poter gestire anche in fase di pandemia flussi di persone importanti».
Quante persone viaggiano sulle navi Msc in un anno normale.
«A bordo nel 2019 sono salite mediamente 3 milioni di persone».
Quindi i 40 mila finora ospitati sono una goccia nel mare.
«Sì lo è, ma noi lo stiamo facendo con grande perseveranza perché questo è il modo migliore per dimostrare che il turismo è possibile anche in queste condizioni. Con protocolli che garantiscono equipaggio, ospiti e le comunità che visitiamo».
Avete avuto dei casi dalla ripartenza delle crociere?
«Pochi, ma questo protocollo prevede anche la gestione sicura del singolo caso. Noi già stiamo viaggiando con una capienza ridotta attorno al 50%. E poi grazie a un sofisticato sistema di tracciamento a bordo, tramite un braccialetto smart, siamo in grado di risalire a tutte le persone venute in contatto con il positivo, e di creare aree e percorsi sterili mettendo in sicurezza anche tutti i suoi contatti, predisponendo lo sbarco in collaborazione con le Asl locali per fornire la massima assistenza».
Perché siete ripartiti dall’Italia?
«Perché l’Italia è il nostro paese di origine e il nostro principale mercato ma anche perché abbiamo trovato nel Governo il supporto necessario. Infine perché a livello di attrattività per gli ospiti l’Italia non ha paragoni al mondo. Non esiste un posto come il nostro Paese in grado di aprire a una gamma così ricca di esperienze».
Che possibilità ci sono che riparta anche l’Adriatico?
«Comincio rispondendo del perché siamo ripartiti dal Tirreno. Questo è un mare già abituato alla presenza delle nostre navi 365 giorni all’anno. In termini dimensionali i porti hanno già le infrastrutture per accogliere le navi più grandi, che chiaramente attivano maggiori economie di scala. Siamo ripartiti da Genova perché è il nostro home port principale e lo abbiamo fatto appunto con Msc Grandiosa, stiamo studiando anche gli itinerari in Adriatico la cui ripartenza è legata anche all’apertura dei porti in altri Stati. Come per esempio Croazia, Slovenia e soprattutto Grecia. Nessuno ha una sfera di cristallo per dire quando, ma io spero che già a maggio ci possa essere l’operatività anche in Adriatico».
Hanno dato disponibilità dalla Croazia.
«Stanno arrivando segnali da diversi porti. Noi abbiamo appena annunciato che Msc Seaside tornerà a navigare il Primo maggio sempre nel Mediterraneo con crociere settimanali in partenza da Genova e nuovi scali a Siracusa e Taranto».
Trieste e Venezia quando ripartiranno?
«Abbiamo già vagliato diverse ipotesi per questi itinerari, ma la ripartenza dipende anche dall’apertura dei porti in Grecia, speriamo che con l’estate sia possibile tornare a navigare anche in Adriatico. Stiamo già scaldando i motori e speriamo di dare delle conferme già nelle prossime settimane». —
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