Muore in un centro di chirurgia estetica: due medici indagati in Procura a Treviso
TREVISO. Un noto imprenditore opitergino, Vittorio Silvestrini, 72 anni, fondatore della Perlarredi di Azzano Decimo, è morto giovedì mattina mentre si apprestava a sottoporsi a un intervento in un centro di chirurgia estetica di Spresiano. Sulla tragedia la procura della Repubblica di Treviso ha subito aperto un’inchiesta e due medici, un toscano e un padovano, sono indagati per il reato di “responsabilità colposa per morte in ambito sanitario”. Un atto dovuto per chiarire le cause del decesso. Fondamentale sarà l’autopsia fissata nei prossimi giorni.
La tragedia Il decesso risale a due giorni fa in una clinica di via Galvani a Spresiano. Stando a quanto s’è appreso, l’imprenditore avrebbe dovuto sottoporsi alla riduzione di una cicatrice relativa a un precedente intervento. Ma quando era ormai tutto pronto per l’inizio dell’intervento, Silvestrini s’è improvvisamente sentito male.
I medici che lo stavano seguendo hanno lanciato immediatamente l’allarme alla centrale operativa di Treviso Emergenza. Una decina di minuti più tardi un’ambulanza del 118 Suem era già in via Galvani a Spresiano ma le pratiche di rianimazione, peraltro iniziate dagli stessi medici della clinica, non hanno avuto effetto. Al medico del 118 non è rimasto altro che dichiarare il decesso di Silvestrini.
L’inchiesta della procura La tragedia di via Galvani è stata subito segnalata alla procura della Repubblica di Treviso. Il pubblico ministero Anna Andreatta non ha perso tempo e ha disposto immediatamente il sequestro delle cartelle cliniche dell’imprenditore deceduto, delle strumentazioni e dei medicinali trovati nella sala operatoria. Per tutta la mattinata di giovedì i carabinieri della stazione di Spresiano si sono intrattenuti nella clinica privata per raccogliere il materiale utile all’indagine.
Sul registro degli indagati sono stati iscritti i nomi di due medici, quelli presenti durante l’intervento di anestesia, e lunedì sarà conferito l’incarico ad un anatomopatologo per l’autopsia. Il magistrato vuole chiarire la causa della morte. In altre parole capire se il decesso sia stato causato da qualche fattore interno alla struttura di Spresiano o se sia stato, invece, determinato all’improvviso da fattori indipendenti dall’intervento dei medici della clinica. Di sicuro si trattava di un intervento programmato da tempo: ridurre una cicatrice per un precedente intervento di riduzione del petto molle.
Pare che l’imprenditore opitergino non soffrisse di particolari patologie. Nel 2014 si era sottoposto all’ applicazione di un bypass al cuore. Ma s’era subito ripreso tanto che da allora non aveva avuto più problemi. Anzi, camminava molto per tenersi in forma.
Il dolore e il cordoglio Subito dopo la tragedia, la moglie di Silvestrini, Carolina Drusian, è stata chiamata da un’infermiera della clinica che le ha comunicato la triste notizia. L’imprenditore era molto noto ad Oderzo e dintorni proprio per la sua attività e la notizia della sua morte ha fatto presto il giro dell’Opitergino e del basso Pordenonese. Nel lontano 1979 fondò la Perlarredi, un’azienda leader nel mercato dei perlinati.
Proprio un anno fa, Silvestrini con moglie e i figli Mauro e Michele, che ne hanno rilevato la conduzione, avevano festeggiato con i dipendenti i 40 anni d’attività nella sede di Azzano Decimo. Un edificio che si espande su una superficie di 25 mila metri quadrati con 18 addetti dove si produce, oltre che perline, anche pellet, grazie alla segatura ricavata dal truciolo di puro abete utilizzato nelle lavorazioni. Per il momento i funerali sono bloccati in attesa che sul corpo venga fatta l’autopsia. Solo dopo aver concluso gli accertamenti autoptici, la magistratura rilascerà il nulla osta.—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova