Nei guai capogruppo della Lega
Ai domiciliari Giuseppe Barison, consigliere, originario di Cartura

Giuseppe Barison è originario di Cartura
ZERO BRANCO.
C'è anche un leghista trevigiano tra gli imprenditori arrestati dalla Finanza di Venezia. Si tratta di Giuseppe Barison, 45 anni di Zero Branco, capogruppo della Lega in consiglio comunale. L'imprenditore è agli arresti domiciliari, accusato di corruzione aggravata.
Barison, quarantacinque anni, è originario di Cartura, nel Padovano, ma da parecchi anni si è trasferito nel Trevigiano, per la precisione a Sant'Alberto, frazione di Zero Branco, comune incuneato fra le province di Venezia e Padova, dove ha fondato la Barison Giuseppe srl, che progetta e realizza tetti in legno, tettoie e gazebo. L'avvio dell'azienda risale all'inizio degli anni Novanta, quando la bioedilizia era ancora una tecnica costruttiva pressoché sconosciuta. Barison al tempo aveva visto oltre, investendo in un settore che di lì a poco sarebbe andato in rapida ascesa. Tanti i lavori che la ditta si è aggiudicata, a Zero Branco così come nel circondario, sia nel campo dell'edilizia privata che dei lavori pubblici. Secondo l'indagine della Guardia di Finanza, l'aggiudicazione di appalti per lavori per conto della Provincia di Venezia era gestita da una «cricca» degli appalti, smascherata dagli inquirenti attraverso prove cartacee ed intercettazioni telefoniche. I due funzionari di Ca' Corner, assieme agli imprenditori veneziani Benetazzo e Spolador, avrebbero avuto, secondo le Fiamme Gialle, un ruolo chiave nel sistema. Proprio per questo, per loro si sono già aperte le porte del carcere. Barison, invece, avrebbe ricoperto un ruolo secondario, ma pur sempre fondamentale per il funzionamento delle aggiudicazioni illecite. Per l'imprenditore di origini padovane, accusato di corruzione e corruzione aggravata, sono dunque scattati gli arresti domiciliari. Secondo le indagini, i funzionari della Provincia di Venezia avrebbero pilotato una serie di lavori pubblici sul territorio provinciale, pretendendo dalle imporese aggiudicatarie degli appalti mazzette, favori e lavori di vario genere. Il tutto veniva deciso nel corso di cene ed incontri, anche all'estero, a cui partecipavano pure escort. La notizia dell'arresto di Barison ha scatenato un terremoto politico in casa del Carroccio, con il segretario provinciale Gianantonio Da Re che ha già annunciato l'espulsione dal partito di Barison, «reo» di aver assunto comportamenti contrari alla morale. L'imprenditore siede da giugno 2009 sui banchi dell'opposizione in consiglio comunale. E' alla sua prima esperienza in politica, che a brevissimo potrebbe tuttavia concludersi, viste le richieste di dimissioni arrivate già ieri da più parti, Lega in primis. Barison aveva ricoperto nel passato anche imcarichi in Confartigianato Treviso. Era stato dirigente di mandamento e rappresentante comunale dell'associazione di categoria a Zero Branco. Nell'ottobre 2009 era stato eletto come delegato di Confartigianato, ma ben presto aveva rinunciato all'incarico, rimanendo nell'associazione solo come associato del settore del legno. L'imprenditore è inoltre uno dei volti noti del paese non solo per la sua attività, ma anche per il suo impegno nello sport. E' presidente dell'Union Zero Branco 2008, il settore giovanile del team Zero Branco Fbc 1932, nonché sponsor dell'Atletica Quinto e di numerose altre manifestazioni sportive.
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