La grande nevicata del 1985 nei ricordi dei nostri lettori: «Tetti sfondati dalla neve»

Vi abbiamo chiesto di ricordare la nevicata che fermò il Veneto tra il 13 e il 16 gennaio del 1985. Tanti erano bambini, ma molti dovettero fare i conti anche con lavoro e la vita di tutti i giorni (con un metro in più di neve)

Elia Cavarzan
Uno scatto della nevicata del gennaio 1985
Uno scatto della nevicata del gennaio 1985

Il 13 gennaio 1985, una domenica gelida, il Centro e il Nord Italia registrarono temperature sotto lo zero. Nel giro di poche ore, città, strade e campagne furono avvolte da una coltre di decine di centimetri di neve.

Ebbe così inizio una nevicata che proseguì per giorni e che, insieme ad altre eccezionali precipitazioni di quel mese, passò alla storia come «la grande nevicata del 1985» o «la nevicata del secolo».

Neve in Veneto 

Tra il 13 e il 14 gennaio, nelle province di Trento, Belluno, Padova e Treviso cadde oltre un metro di neve, anche in pianura. A Piacenza, Brescia e Milano si registrarono circa 90 cm, bloccando i mezzi pubblici, eccetto la metropolitana.

Abbiamo chiesto ai nostri lettori di condividere con noi i loro ricordi e le foto che immortalarono la nevicata del secolo nei loro paesi. Ecco i vostri contributi. 

Ecco quello che ci avete scritto:

Sergio
"Una festa! Una tranquilla dimostrazione della bellezza della natura, che ci dice: fermatevi un paio di giorni e ammiratemi. Evviva la neve, ma un bel metro!"

Foto di Cristian Cossettini
Foto di Cristian Cossettini

Antonia
"È stato meraviglioso! Ricordi fantastici"

Stefania 
"Avevo 5 anni, non andavo ancora a scuola. Ero al calduccio in braccio alla mia mamma. "

Foto di Annamaria Benetello
Foto di Annamaria Benetello

Lucia 
"Io c'ero e ricordo dei tetti sfondati dalla neve, caldaie fuori uso e tanta, tanta neve!"

Laila
"Si, mi ricordo benissimo: la caldaia del nostro condominio si era rotta e abbiamo dormito con la giacca piumino e i pantaloni imbottiti per diverse notti! Di giorno ci divertivamo con i nostri figli sugli slittini (o con i sacchi neri delle immondizie) sulle colline di Conegliano."

Sabrina ed Emiliano Foramiti nel giardino di casa a Pasian di Prato che giocavano a palle di neve
Sabrina ed Emiliano Foramiti nel giardino di casa a Pasian di Prato che giocavano a palle di neve

Giuseppina 
"Avevo la cucina a Nord. Si sono gelati i tubi dell'acqua. Per fortuna al piano terra c'era un rubinetto riparato e via di damigiane di acqua per tre giorni..."

Ermanno 

"Avevo 13 anni,un metro dalle mie parti alto vicentino sotto il monte Pasubio, mi ricordo che chiusero la scuole perché si ghiacciarono le tubature”

Cristian Cossettini
Cristian Cossettini

Italo

"Premetto che non ho foto però ho vissuto la nevicata del 1985 come lavoratore della soc. coop. L'Adriatica Caseifico. Mi ricordo le difficoltà incontrate dai raccoglitori del latte che nel Basso Polesine si trovavano davanti a zone dove non c'era neve perché spazzata dal vento e subito dopo cavalle (colline) di neve portate dal vento. I camion della raccolta latte partivano alle ore 04,00 del mattino e arrivavano verso le ore 22,00 di sera”.

Antonio

"Il 7 gennaio 1985 ore 19.30 al lavoro (anno di prova per l’immissione in ruolo) presso l’istituto Marconi di Padova. Dopo aver telefonato al dirigente per capire se la scuola rimanesse aperta, mi misi in viaggio con la mia “Fiat 126” alle ore 15. Arrivato a Padova alle 20:00 il vicepreside mi richiama per il ritardo. Le aule erano vuote e un bidello mi ha chiesto cosa sono venuto a fare viste le condizioni delle strade impraticabili. Alle 20:30 il dirigente informa che la scuola rimarrà chiusa fino a nuova comunicazione. Rientrato a casa alle 2:30. A 25 anni si può fare”.

La nevicata del secolo a Treviso
La nevicata del secolo a Treviso

Pierpaolo 

“Avevo 44 anni al mattino alle 7.15 mi veniva prendere il mio amico Paolo abitava a Saccolongo io a Brusegana dovevamo andare a lavorare il termometro segnava -15°”

Pietro 

“Neve e freddo in abbondanza. Confini con ex Jugoslavia. Servizio militare in caserma con tripla dose di cordiale, un anticongelante: medicina che ci ha salvato... La vita”.

Nellj 

“Avevo 35 anni e la ricordo bene. L'ultimo dell'anno abbiamo festeggiato con amici e ho ballato con tacco 10, il giorno dopo avevo male ai piedi, per una decina di giorni ho camminato solo con i monbut, avevo pensato per fortuna nevica altrimenti non so che altre scarpe avrei potuto mettere. A causa del mal di piedi non mi era concesso mettere altre scarpe tanto era il dolore”.

 

 

 

 

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