Niente Green pass, sospesa la prima preside
VENEZIA
La circolare è apparsa giovedì nel sito dell’Ufficio scolastico regionale. Un avviso pubblico, con il quale la direttrice Carmela Palumbo invitava potenziali candidati a proporsi per un incarico di reggenza, fino al 31 dicembre, al vertice dell’istituto tecnico commerciale Maria Lazzari di Dolo. A non essere specificato, il motivo per il quale si cercava un sostituto.
Barbara Paggetti, la preside della scuola, è stata sospesa, perché priva del Green pass. Non vaccinata e nemmeno in possesso di tampone, è stata temporaneamente sollevata dall’incarico, come previsto da uno degli ultimi decreti, che obbliga il personale della scuola a possedere la certificazione verde, pena la sospensione senza stipendio, almeno fino alla fine dell’anno.
Paggetti è la prima dirigente scolastica in tutta la regione a essere destinataria del provvedimento. La sua ultima circolare risale a martedì. Di Firenze, 46 anni, è una preside di recente nomina. Ha vinto l’ultimo concorso per dirigenti scolastici, ottenendo l’incarico nell’istituto di Dolo nel 2019. Iscritta all’albo degli avvocati, in Toscana ha lavorato come insegnante di diritto in alcuni istituti superiori della provincia di Firenze. Con un provvedimento dell’Ufficio scolastico regionale, è stata sospesa dalla scuola, con parallelo congelamento dello stipendio. Proprio Paggetti che, appena l’11 settembre, firmava una circolare, spiegando che l’ingresso a scuola, dal 13 settembre, sarebbe stato subordinato all’esibizione del Green pass: «Si informa che, dal 13 settembre 2021, al fine di tutelare la salute pubblica, chiunque accede alle strutture delle istituzioni scolastiche deve possedere ed è tenuto a esibire la certificazione verde, fino al termine di cessazione dello stato di emergenza», firmato Barbara Paggetti.
Eppure, la prima a non possedere la certificazione verde, al Lazzari, era proprio lei: la preside. Anzi, la ex preside. L’incarico di reggenza che sarà assegnato a un altro dirigente rimarrà valido fino al 31 dicembre, «salvo eventuale revoca ai sensi delle disposizioni vigenti». Detto con altre parole, l’incarico al nuovo preside sarà revocato nel caso in cui Paggetti, tornando sui propri passi, dovesse decidere di sottoporsi a vaccinazione o di eseguire un tampone ogni 48 ore, presentandosi a scuola regolarmente munita di Green pass, tutti i giorni. Altrimenti non ci sono alternative, dovrà rimanere fuori da scuola fino almeno al 31 dicembre, è questa la data fissata per la fine dello stato di emergenza. In attesa di essere reintegrata, tra l’altro, non percepirà nemmeno un euro di stipendio. Prima preside sospesa in tutta la regione, Paggetti non è la prima lavoratrice della scuola a ricevere un provvedimento di questo tipo. E il primato è ancora una volta veneziano. Il primo caso ha persino preceduto l’avvio del nuovo anno scolastico, quando è stato allontanato dalla scuola un bidello dell’istituto comprensivo di Camponogara, comune roccaforte dei no vax veneziani. —
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