Odontoiatri uniti contro i concorrenti dell’Est

Cinque studi si alleano per far fronte alla crisi. «Costi più contenuti e prezzi inferiori»
FOTO SIMBOLO - STUDIO DENTISTICOUno studio dentistico Gli italiani rinunciano alle visite per la cura dei denti
FOTO SIMBOLO - STUDIO DENTISTICOUno studio dentistico Gli italiani rinunciano alle visite per la cura dei denti

PADOVA. Dal 2007 al 2012 i pazienti, che si sono rivolti agli specialisti per curarsi i denti, sono calati, in tutta Italia, di mezzo milione. Sono stati chiusi 7 mila studi e il fatturato degli odontoiatri è calato del 30 per cento. Due i motivi principali: la crisi generale dell’economia e la concorrenza sempre più spietata da parte dei dentisti stranieri che operano in Croazia, Ungheria, Slovacchia e Romania. Naturalmente la concorrenza è più sentita proprio in Friuli Venezia Giulia e nel Veneto, regioni che si trovano ad un tiro di schioppo da quei Paesi. Ci sono cliniche al di là del confine, tra cui quelle più vicine di Fiume, Rovigno e Pola, che, in tanti casi, offrono prezzi dimezzati rispetto a quelli praticati, di solito, in Italia e mettono a disposizione dei clienti italiani anche bus gran turismo per viaggi della salute in gruppi ed, addirittura, come all inclusive, anche alberghi, ristoranti e centri benessere, sia per giovani che per anziani.

Ma la risposta dei dentisti nostrani, specialmente di quelli del Veneto, non si è fatta attendere. L’ultima notizia del settore è quella relativa alla nascita, in regione, della prima Rete di Imprese tra le cliniche odontoiatriche. Sono cinque studi che si sono associati ed hanno dato vita al consorzio Aqua, presentato ieri a Padova. Al momento le cliniche interessate sono cinque: Le Cliniche del Sorriso di Torreglia (Padova) e di Thiene ( Vicenza), il Centro Andriolo di Creazzo, il poliambulatorio Or.O, di Bolzano Vicentino e la Medestetica , con sedi ad Agordo ed a Caprile di Alleghe, in provincia di Belluno.

Alla presentazione della rete c’erano anche Roberto Zuccato, presidente regionale di Confindustria, Massimo Manfredi, Daniele Beretta, Roberto Favero, Paolo Andriolo e Ferruccio Porcaro. «In questi tempi di crisi l’aggregazione tra le imprese, in qualsiasi settore, diventa un valore aggiunto importantissimo» ha sottolineato l’ing. Zuccato. «Una scelta necessaria anche a tutela della qualità, della professionalità e per cercare d’imporre il Made in Italy nel mondo con obiettivi sempre più ambiziosi».

«Non è stato facile per noi della Rete superare il concetto dell’essere padrone a casa propria». ha detto il dottor Beretta. «L’aggregazione in rete, poi, è fondamentale per utilizzare le tecnologie più all’avanguardia e per potenziare il marketing a tutti i livelli». Il dottor Manfredi, infine, ha parlato anche dei pazienti. «La rete ha anche un duplice scopo sia di natura sociale che economica» ha osservato il dentista. «Da un lato ci permette di contenere i costi nell’ acquisto delle materie prime e delle attrezzature in genere. Dall’altro, pur garantendo sempre la massima qualità nel servizio, ci dà la possibilità di abbassare i prezzi finali delle nostre prestazioni».

Felice Paduano

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