Omosessualità, negli ultimi vent’anni raddoppia il numero di giovani che la accetta senza pregiudizi
I risultati di una ricerca degli atenei di Padova, Firenze e Messina sulla sessualità giovanile: a confronto le opinioni fra 2000 e 2017. Per le ragazze non esiste una doppia morale tra omosessualità maschile e femminile, inoltre le donne approvano i rapporti omosessuali in misura doppia rispetto ai coetanei maschi. Purtroppo la strada per lo sdoganamento del proprio orientamento sessuale è ancora lunga, soprattutto tra i ragazzi

L’ANALISI
L’aggressione a una coppia gay avvenuta pochi giorni fa in centro a Padova da parte di un branco di giovani pone domande sull’effettiva accettazione dell’omosessualità da parte dell’opinione pubblica. Diamo in anteprima alcuni risultati di una grande ricerca sulla sessualità giovanile svolta dai Dipartimenti di Statistica delle Università di Padova, Firenze e Messina, che verranno pubblicati in un libro che uscirà per il Mulino all’inizio del 2021 (Piacere e fedeltà. I millennials e il sesso, di Gianpiero Dalla Zuanna e Daniele Vignoli). Nel 2000 e nel 2017, con identiche domande, sono stati intervistati due campioni statistici nazionali di migliaia di studenti del primo e secondo anno di Economia e Statistica in decine di Università italiane.
Il confronto – a quasi vent’anni di distanza – permette di comprendere bene i cambiamenti avvenuti in questo primo scorcio di XXI secolo. In primo luogo, l’accordo verso l’omosessualità espresso dagli studenti aumenta nel tempo. Fra il 2000 e il 2017 la proporzione “abbastanza” o “molto” d’accordo rispetto alla frase “Una persona ha rapporti omosessuali” è più che raddoppiata, superando nel 2017 il 60%, con la sola eccezione dell’accordo espresso dagli studenti maschi per i rapporti sessuali fra uomini, che comunque cresce dal 19% del 2000 al 32% del 2017.
In secondo luogo, fra le studentesse l’accordo verso l’omosessualità maschile e femminile è il medesimo, nel 2000 come nel 2017. La doppia morale è invece ben presente fra gli studenti maschi: nel 2017 solo un terzo di loro approva i rapporti sessuali fra uomini, due terzi i rapporti sessuali fra donne.
In terzo luogo, nel 2000 come nel 2017, l’accordo espresso dagli studenti verso i rapporti omosessuali è notevolmente superiore rispetto al livello di approvazione percepita da parte di genitori e amici. Tuttavia, la percezione di approvazione di genitori e amici – bassissima nel 2000 – aumenta sensibilmente nel 2017. Inoltre, tanto fra gli studenti quanto fra le studentesse, gli amici e le amiche vengono percepiti come più tolleranti verso gli atti sessuali fra donne che verso quelli fra uomini.
Questi numeri parlano da soli, mostrando quanto rapidamente si sia fatta strada, fra gli studenti, l’accettazione dell’omosessualità. Tuttavia, i dati mostrano anche che lo sdoganamento culturale delle pratiche omosessuali è tutt’altro che compiuto. Colpisce l’alta proporzione di studenti maschi che ancora nel 2017 rifiuta l’omosessualità maschile (68%), più del doppio rispetto alle studentesse (30%).
La nettezza di questo dato conferma che per molti giovani uomini l’identità eterosessuale si costruisce e trova conferma anche mediante il rifiuto dell’omosessualità maschile, che può degenerare in atteggiamenti e comportamenti omofobi. Ciò non avviene fra le giovani donne.
In conclusione, l’accettazione dell’omosessualità fra i giovani ha fatto negli ultimi decenni importanti passi avanti. Tuttavia la strada da fare è ancora molta, specialmente fra i giovani uomini. Perché l’omosessualità venga considerata semplicemente per quello che è, ossia una delle possibili manifestazioni della sessualità umana. —
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