Operazione contro la 'ndrangheta, Cherchi: "Il Veneto è diventato omertoso"

VENEZIA. Una ordinanza di custodia cautelare in carcere, quattro indagati, tra cui un notaio padovano, sono il bilancio di un'operazione su usura ed estorsione ai danni di imprenditori veneti dei carabinieri di Padova e dalla guardia di Finanza di Mirano (Venezia).
Imprenditori vittime omertose. Vittime soprattutto piccoli imprenditori, quelle delle cosiddette partite Iva. Quando l' imprenditore non riusciva ad onorare i debiti, scattavano le estorsioni e le minacce. Secondo quanto è emerso dall'inchiesta, ci sarebbe stata una scarsa collaborazione degli imprenditori e, per questo, alcuni di loro sono stati anche oggetto di perquisizioni, per acquisire materiale probatorio che non era stato fornito quando erano stati sentiti, da parte degli investigatori che hanno operato tra le province di Venezia, Treviso, Vicenza, Padova e Rovigo.
Fenomeno preoccupante. «Questo elemento - ha aggiunto Cherchi - è di forte preoccupazione perché c'è la necessità di una partecipazione di chi subisce, invece dobbiamo purtroppo riscontrare che almeno in questo caso non c'è stata. Senza la collaborazione delle parti offese- ha osservato - diventa difficile individuare e acquisire prove nei confronti di soggetti di grande pericolosità criminale».
Per Cherchi «il mondo imprenditoriale deve fare una riflessione e stimolare gli imprenditori ad avere fiducia nell'attività delle forze di polizia».
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