Orlando: Galan ha patteggiato ma non decade

ROMA. Ma Giancarlo Galan decade da deputato, sulla base della legge Severino? «No. Perché ha patteggiato una pena per una vicenda precedente alla introduzione della Severino». Il dibattito è aperto perché di avviso opposto si sono sempre dichiarati sia il M5S che la presidente della Camera Laura Boldrini, che invocano da tempo le dimissioni di Galan da Montecitorio.
Il collegio di difesa del deputato di FI è pronto a dare battaglia su due fronti: oltre ad aver annunciato ricorso in Cassazione per la revisione del processo, gli avvocati Franchini e Ghedini intendono impugnare la legge Severino che comporta la decadenza da parlamentare dopo le condanne definitive. E a “In onda”, la trasmissione su La7 condotta da David Parenzo e Tommaso Labate si è parlato della svolta «garantista» del Pd con Renzi sul caso Azzollini: l’ospite in studio, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, ha riservato una sorpresa sul caso Galan.
Dopo aver risposto a Parenzo sui temi della giustizia, è stato criticato da Peter Gomez del «fatto quotidiano» e Orlando si è difeso con queste parole, riprese dall’agenzia «La Presse»: «Casi come quello di Giancarlo Galan restituiscono ai cittadini un messaggio affrontato da un lato con la legge Severino, dall’altro rivedendo i vitalizi», ha ribadito il ministro della Giustizia. Galan è agli arresti domiciliari nella villa di Cinto Euganeo e conserva il suo stipendio da deputato: «Sulla base di vicende come questa - ha puntualizzato il ministro - abbiamo fatto un intervento sulle normative anticorruzione, per cui per avere il beneficio del patteggiamento è necessario restituire il maltolto». In questi casi, ha aggiunto Orlando, «più che le parole servono i fatti, le norme, le linee guida. Battere la corruzione significa costruire prevenzione e repressione, ed è stato fatto da questo governo, raccogliendo l’apprezzamento di organismi internazionali che in passato ci hanno tirato le orecchie».
A Peter Gomez che lamenta la mancata equiparazione tra patteggiamento e ammissione di colpa, Orlando ha risposto che «oggi il patteggiamento non comporta la decadenza perché la legge Severino dice che chi patteggia dopo l’elezione decade ma il patteggiamento qui è intervenuto prima. Per quel che riguarda il futuro, già oggi patteggiamento è equiparato alla sentenza per quel che riguarda la decadenza».
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