Padova, il festival Itacà per un turismo responsabile e accessibile

PADOVA. Itinerari a piedi o a pedali, in barca o su rotelle. Ma sempre, rigorosamente, sostenibili e inclusivi: sono queste le parole d’ordine di “Itacà”, festival del turismo responsabile che giunge quest’anno alla sua dodicesima edizione nazionale e di cui il nostro giornale è media partner.
Per tre giorni, da venerdì 28 fino a domenica 30 agosto, si alterneranno proposte destinate ad un pubblico di tutte le età, tra cui trovano spazio letture di fiabe, laboratori creativi, presentazioni di libri, danza, passeggiate e “skarrozzate” su ogni tipo di ruota. Parola d’ordine: accessibilità. «I nostri principi e valori», spiega Sara Miotto, di Cospe onlus (l’associazione promotrice dell’evento), «si sposano con la necessità di cambiare le abitudini dei consumatori. I cammini, le gite in bici e in generale il turismo lento sono l’alternativa sostenibile e sicura al turismo di massa».
Tema dell’edizione 2020 è l’accessibilità: un aspetto, ricordano nel presentare l’iniziativa il vicesindaco di Padova Andrea Micalizzi e il consigliere Paolo Sacerdoti, «da non disgiungere mai dalla bellezza, perché parlare di turismo accessibile significa proprio questo. Gli interventi per rendere una città più inclusiva devono rispondere anche a criteri estetici e di attrattività».
Itinerari in città e fuori porta. Uno degli obiettivi del festival è proprio quello di aprire gli occhi alle persone sulle bellezze che hanno accanto e che troppe volte rimangono invisibili. Ecco allora che prendono forma l’itinerario sulle orme del Mantegna (oggi), la gita in barca a remi nei pressi della Specola (sabato), alla scoperta di un luogo magico come la “Torre del boia”. O ancora, per chi al fiume preferisce la campagna, oggi si propone una passeggiata con aperitivo al parco del Basso Isonzo, con tanto di reading poetico. Numerose anche le iniziative appena fuori città: in particolare a Vigonza, comune che ha accolto il festival con entusiasmo, sono state organizzate due passeggiate tra il Brenta e la Tergola. Immancabile, infine, il percorso in bici lungo l’anello ciclabile dei Colli Euganei.
Numerose sono anche le attività destinate ai bambini. Proprio oggi, alle chiuse di Voltabarozzo, la scrittrice non vedente Marta Telatin presenterà il libro “Il titolo lo scegli tu!”, con un laboratorio per bambini dai 5 anni in su. Sempre oggi, al Castello dei Da Peraga (Vigonza), l’associazione Tam Teatro Musica propone “Chiaro di terra”, la creazione di un giardino in miniatura attraverso la voce e i gesti del teatro. Ancora, domenica 30 agosto la libreria Pel di Carota organizza una caccia al tesoro in omaggio a Gianni Rodari. L’evento è adatto a grandi e piccini (dai 7 anni in su) e prevede l’acquisto di un libro (“Il gioco dei quattro cantoni”) e la lettura in famiglia di uno dei racconti.
Non si contano, nel vasto programma del festival, gli spettacoli imperdibili: dal tango in gondola alla performance in canoa “a fior d’acqua”. Tutte le attività sono rigorosamente inclusive e accessibili a tutti, ma alcune pongono maggiormente l’accento su quello che è il tema portante di questa edizione. Fra tutti spicca la prova di “voga sensoriale” (oggi, ore 19, alle chiuse di Voltabarozzo): si fa bendati, a dimostrazione del fatto che per remare non servono per forza gli occhi, ma sensibilità e destrezza. O ancora domenica, tra gli eventi conclusivi, alle 16.30 parte l’invasione del centro cittadino con la “skarrozzata”, passeggiata su ogni tipo di ruota. Benvenuti passeggini, tricicli, pattini, sedie a rotelle, skateboard o monopattini. Partecipa all'evento anche Mami gelato, che rifocillerà i partecipati con gelato artigianale.
Gli eventi sono quasi tutti gratuiti, ma si consiglia la prenotazione. Programma completo su www.padovapertutti.it. —
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