Madre disperata, l’ex compagno con il figlio in Spagna da 5 anni: «Non lo rivedrai mai più»
La denuncia di una trevigiana ha innescato un processo per sottrazione internazionale di minore

«Non lo rivedrai mai più». A inviare questo messaggio a un’impiegata, oggi di 36 anni, nel giugno 2020, in pieno periodo di pandemia, è stato il suo ex, un 33enne. Entrambi sono trevigiani e hanno un figlio di 8 anni.
Il punto è che la donna non lo vede dal giugno 2019, quando il piccolo aveva appena 2 anni. È, infatti, a lui che si riferiva l’ultimo messaggio inviato dall’uomo alla sua ex, prima di sparire definitivamente.
Mercoledì mattina la procura della Repubblica, a un anno di distanza dall’inizio del processo, ha aggravato il capo d’accusa nei confronti dell’imputato, di professione cuoco, contestando ora il reato di sottrazione internazionale di minore. Il processo riprende a giugno.
A promuovere l’azione penale è stata la querela della donna che, assistita dagli avvocati Gaia Franchin e Valentina Gatti, è disperata e vive da anni in uno stato di prostrazione tale che ha bisogno di aiuto psicologico per far fronte a una situazione che lei definisce “surreale”.
La coppia trevigiana si era conosciuta diversi anni fa e dalla loro unione, nel 2017, era nato il figlio. Entrambi, come scelta di vita, avevano deciso di andare a vivere in Spagna dove lui ha trovato lavoro come cuoco e lei come impiegata.
Tutto fila via liscio per un po’ di tempo, poi il rapporto di coppia inizia a mostrare le prime crepe. Lui è geloso, qualche volta abusa di alcol e i litigi si fanno sempre più frequenti e violenti. Finché i due decidono di separarsi. Lei nel giugno del 2019 parte per l’Italia con la promessa che lui e il piccolo di 2 anni la seguano di lì a pochi giorni. Invece, così non è.
L’uomo si rimangia la promessa fatta, rimane in Spagna e sparisce letteralmente dalla circolazione. Lui le blocca il numero e lei non riesce più a comunicare con lui.
Sopraffatta dall’angoscia torna in Spagna ma nel luogo con cui aveva condiviso la vita in precedenza non trova più traccia del padre e del figlio. È a quel punto che inizia l’incubo.
Un incubo che dura da tre anni, intervallato soltanto da quel sinistro messaggio whatsapp: “Non lo rivedrai mai più” prima di bloccarla di nuovo con telefono. Inevitabile, così, la decisione di rivolgersi all’autorità giudiziaria con una denuncia per sottrazione di minore.
La procura della Repubblica muove i primi passi dell’indagine emanando un decreto di irreperibilità nei confronti dell’ex compagno della donna. «Una situazione che non auguro a nessuno», dice la donna. «Niente è più struggente, per una madre, di vivere senza il proprio figlio e di non sapere nemmeno come venga cresciuto dal padre».
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