Palù, presidente di Aifa: "Entro il 2021 da Pfizer due miliardi di dosi di vaccino anti Covid"

Ospite di Lucia Annunziata: "Ricordiamoci però che oltre a questa pandemia, ne avremo altre che dobbiamo prevenire e prevedere perché stiamo sovvertendo l’equilibrio dell’ambiente, degli ecosistemi".
Giorgio Palù
Giorgio Palù

VENEZIA. «La bontà di un approccio che vede una negoziazione centralizzata come quella europea, è giusta. Trovo opportuno che sia l’Europa a trattare con le aziende». Lo ha detto domenica a Mezz’ora in più su Rai3, Giorgio Palù, presidente di Aifa.

«Noi non possiamo fare a meno dell’industria farmaceutica e questo è un dato di fatto. Se crediamo a quello che è scritto sul sito della Pfizer - ha aggiunto - dal 15 febbraio inizieranno a produrre a pieno ritmo e per la fine dell’anno invece di 1,2 mld di dosi vaccinali ne allestiscano oltre 2 miliardi. Poi, quello che è l’equilibrio fra l’interesse della comunità e chi investe è molto difficile da capire ma non abbiamo altre possibilità di arrivare ai farmaci. Ricordiamoci però che oltre a questa di pandemia, ne avremo delle altre che dobbiamo prevenire e prevedere dal momento che stiamo sovvertendo l’equilibrio dell’ambiente, degli ecosistemi. Oltre a produrre farmaci e vaccini, dobbiamo prepararci a una difesa di altre pandemie attraverso la sanità pubblica e la prevenzione»

Sul fatto che AstraZenca possa consegnare meno dosi, «credo sia legato a un problema di produzione. L’Ema - ha spiegato Palù - dovrebbe dare il suo parere su questo vaccino il prossimo 29 gennaio, forse anche prima,il 27. Ma non credo che questo abbia influito. Staremo a vedere cosa accadrà. Sulla decisione di Ema non entro nel merito - ha aggiunto - posso dire però che mai nella storia dell’umanità si è visto arrivare in dieci mesi un vaccino».

E secondo il presidente di Aifa, per perdendo qualche settimana «c’è tempo per recuperare. Dobbiamo vaccinare l’umanità intera e non solo l’Europa. Dobbiamo immaginarci cosa abbiamo di fronte. È una prospettiva del tutto nuova».

Per Palù, interpellato sulle affermazioni dell’europarlamentare Marc Botenga che denunciava la scarsa trasparenza dei contratti sui vaccini stipulati dall’Europa e le aziende produttrici, «sorprende non tanto la necessità di trasparenza per i cittadini che in queste cose entrano solo di riflesso, ma che i governi che si riconoscono nell’Unione europea non siano a conoscenza dei contratti»

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