Paolo Scarpa Bonazza Buora «Ecco perché mi ritiro»
PADOVA. E’ uscito di scena in silenzio, ha preso in mano il telefono ed ha detto: «No grazie, non mi ricandido, preferisco dedicare il tempo alla mia famiglia e alla mia azienda». Paolo Scarpa Bonazza Buora, senatore dal 1994, ex sottosegretario all’Agricoltura, tessera numero 2 di Forza Italia, ha rinunciato alla candidatura ma non vuole sollevare polemiche. Alfano e Zorzato l’avevano relegato in una posizione non eleggibile e lui ha detto: no grazie, mi ritiro. Ma non chiedetegli di aprire una polemica con Berlusconi: «Non se ne parla, al Pdl auguro il più grande dei successi», dice tranquillo. E tra le prime emergenze da affrontare c’è quella del mais: oggi a Verona, Confagricoltura aprirà la sua offensiva per chiedere ai futuri parlamentari di adottare dei provvedimenti di tutela dei redditi degli agricoltori.
La lista del Senato del Pdl vede tre padovani nelle prime sette posizioni: Niccolò Ghedini, Marco Marin ed Elisabetta Casellati, ex sottosegretario alla Giustizia che ha ottenuto da Berlusconi la garanzia di tornate a Palazzo Madama. Lei, come Galan e Scarpa Bonazza Buora, ha fondato FI nel 1994 e fa parte del nucleo di federalissimi del Cavaliere: i sondaggi dicono che nel Pdl è il personaggio che gode della massima notorietà a Padova.
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