Parchi divertimento in Veneto, ecco chi e come ripartirà dopo il coronavirus
Da Gardaland che sta bruciando le tappe a Caribe Bay che ha gettato la spugna, da Aquaestate già pronta, a Idrofollie e Acquafollie, che temono di rimetterci, fino a MovieLand e The Acqua Park di Caneva, che riapriranno a giorni: la mappa di quello che troveremo per coppie e famiglie

COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO LIDO - VEDUTE DEL PARCO AQUALANDIA 2017
JESOLO. Gli occhi scintillanti, i sorrisi, le foto dai colori sgargianti, i ricordi che si riprendono sempre volentieri. I parchi vacanze, quelli tematici o i più nuovi parchi acquatici sono un’esperienza da provare. Sia in famiglia che in coppia o in gruppo con gli amici, basta poco per “costruirsi l’avventura”.
Un’avventura che però, come molte altre, deve fare i conti con l’ufo Covid 19 e il distanziamento sociale.

Il primo, nell’immaginario collettivo resta sempre lui, Gardaland, che è anche tra i primi, se non primissimo, ad aver sfondato in Italia portando l’esperienza americana del “divertificio” in Italia.
Per lui, come per gli altri, l’attesa ordinanza regionale per la ripartenza è arrivata. Parchi gioco e parchi a tema potranno riaprire le loro porte. Non lo farà il più importante di parchi di divertimento del Veneto - Gardaland – che da tempo si prepara alla riapertura, in piena sicurezza. Ha fissato la data di riapertura per il 13 giugno, come spiega l’amministratore delegato Aldo Maria Vigevani, «forse si riaprirà prima».
Partiamo dal principio. Come sarà possibile frequentare Gardaland?
«Prima di tutto, solo su prenotazione on-line. Prevederemo un numero chiuso che – pur in attesa delle indicazioni delle autorità – dovrebbe ammontare alla metà della nostra “portata massima”, quindi è possibile che chiuderemo a 10 mila persone. Prima del grande sottopassaggio stiamo allestendo delle termocamere in grado di accogliere contemporaneamente 6 o 7 persone, distanziate, per una prima misurazione della temperatura. Nel caso sia superiore ai 37.5 gradi, ci sarà una seconda misurazione individuale, con il termoscanner. Se confermata, non sarà consentito l’accesso. All’interno del parco sarà obbligatorio indossare la mascherina».
Quali altre misure avete previsto?
«I nostri lavoratori affronteranno un “training” sulla sicurezza. Il parco sarà organizzato secondo un doppio verso di percorrenza. Ci sarà un’app con cui prenotare il posto sulle attrazioni. Non sarà un obbligo, ma un utile strumento per minimizzare le code, che comunque saranno gestite secondo il distanziamento interpersonale di almeno un metro e organizzate secondo il modello “una fila sì e una no”. Stiamo apponendo per terra dei bollini, a un metro fra loro, per distanziare i nostri ospiti. Sulle attrazioni si potrà prendere posto a sedili alternati».
Tutto questo non scoraggerà i visitatori?
«Non credo, all’inizio potrebbero esserci delle “resistenze”, ma sono sicuro che ragazzi e famiglie abbiano voglia di divertimento. Non sarà certo il distanziamento a interrompere un’emozione».
Questione sanificazioni: quali misure avete previsto?
«Il parco sarà completamente sanificato ogni mattina, prima dell’apertura; e ciascuna attrazione – sedili, schienali, maniglie – sarà sanificata dopo ogni utilizzo. All’interno del parco disporremo un centinaio di dispenser di gel igienizzante».
Quali sono i numeri di dipendenti e stagionali per far fronte a tutto questo? Avete intenzione di confermarli?
«Abbiamo 260 dipendenti fissi che, dopo un periodo tra cassa integrazione e smart working, rientreranno al completo. Quanto ai nostri 1.350 stagionali, all’inizio ci sarà sicuramente una contrazione, ma per una decisione definitiva attendiamo la risposta dei visitatori. Le prime settimane saranno un test. Opereranno anche una ventina di stewart, che si divideranno le sette zone che istituiremo, per controllare che la gente rispetti le regole».
Riaprirete tutte le attrazioni?
«Non riapriremo quelle per i bambini più piccoli, a cui non possiamo chiedere di non sedersi vicino a mamma e papà. Non apriremo, ad esempio, Prezzemoland o la casa di Peppa Pig, troppo piccola. Mentre apriremo la zona all’aperto dedicata a quest’ultima attrazione. Non apriranno i teatri né, per ora, il cinema in 4D, che quest’anno avrebbe visto l’ingresso di “Wonder Woman”. Riapriranno invece i ristoranti, con tavoli distanziati e sanificati dopo l’uso».
Il 2020 doveva essere quello del debutto dell’area acquatica di “Legoland”, evento confermato?
«No, abbiamo dovuto tenere bloccato il cantiere proprio nei due mesi finali, riaprendolo all’inizio di questa settimana. Il parco non è pronto e, comunque, ora sarebbe sprecato. L’apertura è rimandata di un anno. Analogamente per il momento rimane chiuso l’acquario Sealife».

Nel sito non sono ancora stati pubblicati i prezzi. Saranno in linea con quelli dell’anno scorso?
«Li abbasseremo. Alcune attività hanno fatto l’opposto e lo trovo vergognoso. Anzi, gli abbonamenti per il 2020 saranno validi anche per il 2021».
Per voi le perdite sono state ingenti. Le avete quantificate? E in quanto tempo contate di rimettervi in sella?
«Abbiamo garantito ai nostri dipendenti una continuità economica, pur rimanendo chiusi. È stato e sarà un anno nero, ma le cifre ancora non le abbiamo. Nel 2021 confidiamo in una ripresa che ci porti al 70% del regime solito e speriamo di ritornare a pieno regime nel 2022»

Per uno che apre a tutti i costi, uno che molla senza ripensarci. «Torneremo rinnovati, con nuove attrazioni, altre novità e ancora più voglia di fare divertire i nostri ospiti, ma nel 2021». Luciano Pareschi ha deciso e Caribe Bay non ci sarà ques’estate. Parla di decisione sofferta, ma inevitabile. Assieme alla moglie Carla Cavaliere e i figli, gestisce il parco a tema acquatico più premiato d’Italia. Il primo stop, dopo trent’anni di ininterrotta attività e una crescita esponenziale di attrazioni e spettacoli. Premiato dodici volte migliore parco d’Italia ai Parksmania Awards, tra i primi sette parchi del mondo ai Park World Excellence Awards 2019.
Una struttura che è cresciuta costantemente con una media di un milione e 300 mila euro di investimenti all’anno, ormai parte del marchio che distingue la località turistica jesolana.
«Anche in vista di questa nuova estate, avevamo previsto altri interventi» dice «in quel progetto di crescita che ogni anno ci porta a fare importanti investimenti. Il cantiere aperto lo scorso ottobre riguarda un’opera di rinnovamento e potenziamento nei servizi e attrazioni dell’area dedicata ai baby ospiti e le famiglie: Laguna Bay, un’area di 10 mila metri quadri, con un investimento complessivo in tre anni di 5 milioni di euro.
L’emergenza sanitaria, con tutto quello che ne è conseguito» aggiunge «ci ha costretto a interrompere i lavori. Quando finalmente ci è stato dato il via libera per riavviare l’opera, ormai era troppo tardi. Con i tempi necessari al completamento, avremmo dovuto aprire il Parco alla fine di agosto».

Difficile, per non dire impossibile, gestire un parco di 80 mila metri quadri, con 27 attrazioni e 7 spettacoli, di fronte alle restrizioni imposte dai protocolli del governo. «Avrei dovuto assumere molti più dei 220 collaboratori normalmente in organico per riuscire a garantire i controlli», ha ricordato il titolare di Caribe Bay.
«Inoltre, tutte le nuove regole per la gestione delle attività, per garantire la sicurezza degli ospiti e del personale, avrebbero tolto la “magia” del nostro parco: senza spettacoli, con l’accesso contingentato alle attrazioni, con le limitazioni ad alcune attività. Quale divertimento avremmo potuto assicurare ai molti ospiti? Avremmo rischiato di rovinare il frutto dei tanti sacrifici fatti in questi anni».

15 LUGLIO 2004 NOALE (VE) VIA DE POL, 5 AQUAESTATE PARCO ACQUATICO (c) LIGHT IMAGE STUDIO
Più tranquillo, più familiare, nella campagna quasi al centro dele direttrici tra Venezia, Padova e Treviso c’è Aquaestate Noale è pronta a riaccogliere i suoi clienti per il suo trentesimo compleanno. Non lo farà subito ma, per i primi giorni di giugno, diciamo entro le prime due settimane, quando i cancelli del parco acquatico riapriranno. Non sarà diverso da come lo si aveva lasciato la scorsa estate, ma lo sarà per l’organizzazione interna che, inevitabilmente, risentirà degli effetti coronavirus.
Alcuni giorni fa, la presidente Manuela Lovo si era detta preparata per riprendere e conferma che, non appena finirà l’anno scolastico, piscine e scivoli torneranno a ospitare bambini e famiglie.
«Non abbiamo ancora la data precisa», spiega, «ma tra il 7 e il 14 giugno saremo operativi. Questo varrà per Aquaestate, mentre per le piscine Sporting siamo aperti da ieri. Purtroppo perderemo molti ragazzi del Grest abituati a trascorrere una giornata tra i nostri divertimenti. Al momento è difficile stimare le perdite di presenze, anche perché gli ingressi saranno inferiori rispetto al passato».
Proprio negli ultimi anni, si era assistito a un forte aumento di presenze straniere, oltre alle classiche della zona, specie dai Paesi Scandinavi ma anche Olanda, Germania e Gran Bretagna, attratti dalla possibilità di trascorrere qualche ora al sole senza le code per andare in spiaggia. Con una superficie di 40 mila metri quadrati tra piscine, spazi giochi, zone d’ombra e aree picnic, Aquaestate è stato realizzato nel 1990 e in questi trent’anni di attività ha ospitato migliaia di visitatori, famiglie e bambini, soprattutto.
L’interno di Aquaestate cambierà volto per necessità e anche tra gazebo e lettini ci saranno i metri sufficienti di distanza. «Si entrerà al parco acquatico un po’ alla volta», continua Lovo, «mentre la distanza tra gli ombrelloni era già garantita nelle altre stagioni.
Ridurremo, quello sì, le brandine a bordo vasca. Ci si cambierà nelle cabine esterne e poi il vestiario e le scarpe si porteranno nella propria postazione come succedeva in precedenza. Il tutto sarà igienizzato come previsto. Riguardo lo Sporting e l’attività natatoria, lo spogliatoio è aperto con la garanzia del distanziamento sociale».

Noalestate Mestre, 25/05/2020 Foto A. Gilardi/Ag. Lorenzo Pòrcile
Novità riguardo la vendita dei biglietti di Aquaestate; da quest’anno, la vendita dei tagliandi si potrà ancora fare via internet, ma l’ingresso non sarà “aperto” a qualsiasi giorno si voglia ma uno ben stabilito. Ciò significa che si potrà acquistarlo pure all’ultimo momento, purchè ci sia posto. La segreteria è già aperta. Per quanto riguarda la piscina Sporting, invece, gli abbonamenti sospesi a marzo possono essere recuperati già da ora e per la durata di un intero anno. Intanto si ci può già prenotare per i centri estivi, in programma dall’8 giugno al 28 agosto, ad eccezione della settimana dal 10 al 14 agosto.
L’accoglienza avverrà dalle 7.30 alle 8.30, per chi farà mezza giornata si rimarrà sino alle ore 13, per il tempo pieno, con pranzo, sino alle 17. I posti sono limitati e devono essere bloccati in anticipo.
Lo si può fare senza impegno, perché poi saranno gli organizzatori a ricontattare il cliente.
Per farlo, basta consultare la pagina Facebook di Aquaestate; qui si trova il collegamento al sito dove lasciare indicare l’età del bambino, l’orario e il periodo di preferenza, oltre al nome, al cognome e al recapito telefonico. I prezzi sono sul sito www.sportingclubnoale.it. E ora si tratta solo di andare ad Aquaestate.

A Caorle La data di ripartenza non è stata ancor fissata, ma di sicuro l’Acquafollie, il più importante parco acquatico del mandamento portogruarese, aprirà la seconda metà di giugno. Lo ha detto ieri pomeriggio il gestore, Iglif Spini, rispondendo alle domande. «Attraverso la nuova ordinanza è stabilito che possiamo iniziare i colloqui di lavoro. Noi li avevamo già organizzati da Natale in poi, dobbiamo solo riprendere il filo. Quest’anno dovremo accontentarci di 20 operatori nella struttura, anziché 30».
La ripartenza, dunque, non sarà indolore per l’Acquafollie, che già l’anno scorso si era presentato con una veste molto rinnovata. Infatti i lavori hanno ingrandito il parco acquatico. «Il cloro è il primo disinfettante al mondo. Noi ci stiamo attrezzando per rendere il nostro Acquafollie magico come sempre. Predisporremo le colonnine nel parco, e garantiremo la distanza sociale. Negli ambienti in comune, come i bagni o il ristorante, la mascherina andrà indossata come dice il protocollo. Inoltre sanificheremo i bagni tre volte al giorno, e ogni volta sanificheremo i lettini. Stiamo adoperandosi per procurare la cartellonistica indispensabile, in più lingue».
Le difficoltà però restano tante, Iglif Spini prova a rinverdire il suo proverbiale entusiasmo. «Che qualcosa si stia muovendo ce ne siamo accorti nell’ultimo fine settimana», conclude l’imprenditore , «ma non sapiamo bene cosa potrà accadere dal 3 giugno in poi: devono aprire le frontiere, perché senza tedeschi, austriaci, cechi, slovacchi e turisti provenienti dal Nord Europa non riusciamo a lavorare. La stagione è ormai compromessa. Non abbiamo ancora prenotazioni».

Depolo mph01a Elisabetta Donaggio Sottomarina: Gabriele Cirilli all'arena della Idrofollie, la kenwood band
A Sottomarina, la spiaggia dei padovani, le Idrofollie potrebbero non aprire per l’estate 2020. Al momento la direzione del parco acquatico è più propensa a tenere chiuso piuttosto che aprire per poche settimane, con ingressi ridotti e con una marea di prescrizioni. L’ultima parola arriverà però quando saranno chiare le linee guida per i parchi acquatici. L’attrazione, nel cuore del Lungomare, all’interno dello stabilimento balneare Europa, solitamente apre la stagione nell’ultima domenica di maggio, approfittando proprio della vicinanza alla spiaggia, già operativa.
«Il decreto non ha specificato le linee per i parchi acquatici», spiega il gestore di Idrofollie, Bruno Zennaro, «in questa situazione stiamo pensando di non aprire proprio. I costi di mantenimento del parco sono pesanti e non possiamo aprire con ingressi magari fortemente ridotti e con prescrizioni onerose. Noi lavoriamo soprattutto con i ragazzi e con i centri estivi parrocchiali e comunali che ancora non si capisce se ci saranno o meno. Purtroppo sono decisioni sempre difficili, ma a meno di cambi drastici di scenari al nostro parco non converrà per quest’anno riprendere l’attività».
Il parco si estende su 10. 000 metri quadri e ha una capacità massima di 600 visitatori. L’attrazione principale sono gli scivoli, con oltre 200 metri di percorso, ma anche gommoni, idromassaggi e laguna soft per i più piccoli. «Attendiamo con ansia di capire nel dettaglio le linee guida nazionali e regionali», spiega Zennaro, «se ci sarà un cambiamento di scenario, valuteremo di aprire, ma a oggi ci pare proprio che le condizioni siano proibitive. Per noi la prospettiva di aprire il primo luglio per poi chiudere il 25 agosto, con un numero ridotto di ingressi, diventerebbe un’ipotesi economicamente non ricevibile. Siamo amareggiati, ma non è colpa di nessuno. Dobbiamo scegliere la strada meno pesante tenendo conto della realtà del momento, altre soluzioni non ci sono».

Sul Lago di Garda invece annuncia la riapertura il Caneva Movieland, il parco dedicato al cinema che apre i battenti a Fossalta Veronese.Anche qui attori, stuntmen e piloti, oltre al personale di ristoranti e hotel dedicati a Hollywood, attendono di capire in che misura le misure di distanziamento e le nuove norme previste dalla Regione incideranno sui budget.
Come tutti i parchi italiani anche qui in marzo sono stati bloccati i lavori in vista della riapertura e lo sforzo per arrivare ad "acchiappare" la stagione in corsa è stato notevole. La riapertura è stata fissata per il 12 giugno, ma pure su questo lato del Garda, come a Caorle e Jesolo, bisognerà capire come si comporterà la massa turistica di Oltralpe.
La direzione fa sapere che i 200.000 metri quadrati di spazio garantiscono il distanziamento sociale, che esiste un protocollo per la riapertura in totale sicurezza, che il numero di ingressi sarà limitato rispetto alla capienza, che saranno obbligatori gel sanificante, controllo della temperatura, mascherine e che sarò effettuatra la gestione e organizzazione delle code delle attrazioni e degli spettacoli.
«Le attrazioni e i servizi che non garantiscono il rispetto delle Direttive di igiene e sicurezza», spiegano dal parco, «potrebbero essere proposti in misura limitata e altri potrebbero essere non disponibili». L’invito è quello di consultare il sito dei due parchi: www.canevaworld.it

Anche per l'altro parco tematico di Caneva, The Aqua Park, la riapertura è stata fissata per il 12 giugno. Anche qui si stanno valutando quali attrazioni poter aprire per restare all'interno delle direttive stilate da Governo e Regione. Molti giochi avranno spazi maggiori e alcune proposte, come la barca che permette evoluzioni mozzafiato sull'acqua, potrebbero essere riservate a singoli nuclei familiari.
Massima l'accortezza per la sanificazione degli ambienti e la preparazione del personale, ma anche qui la massa critica è raggiunta solo con l'apporto dei turisti stranieri - tedeschi in primis - per cui molto dipenderà dalle ipotesi di corridoi a Est (Slovenia, Croazia e Montenegro) che potrebbero dirottare il flusso di visitatori.
La direzione ha comunque deciso per la riapertura e questa potrebbe essere una buona opportunità per il turismo italiano per vedere il parco come non lo si è mai visto con maggiore tranquillità e meno file.
Argomenti:coronavirus veneto
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