Pedemontana veneta, conto alla rovescia per il terzo tratto

Da Malo a Bassano in venti minuti: a giorni apre al traffico il terzo tratto dal casello di Breganze. Pellegrini: lavori consegnati da Sis in anticipo, ora tocca ai test verità
Il Governatore del Veneto Luca Zaia e il Ministro degli Interni Matteo Salvini (al centro della foto) tagliano il nastro durante la cerimonia di inaugurazione della Pedemontana autostrada, nel tratto vicentino, oggi 3 giugno 2019. ANSA/ANDREA MEROLA
Il Governatore del Veneto Luca Zaia e il Ministro degli Interni Matteo Salvini (al centro della foto) tagliano il nastro durante la cerimonia di inaugurazione della Pedemontana autostrada, nel tratto vicentino, oggi 3 giugno 2019. ANSA/ANDREA MEROLA

Conto alla rovescia per l’apertura della Pedemontana fino a Bassano Ovest. Il taglio del nastro lo fisserà il presidente Zaia sulla base dell’agenda Covid, ma entro il 20 novembre sarà possibile percorrere il terzo tratto della superstrada a pagamento che collegherà Montecchio Maggiore con Spresiano.

Il vero rebus resta la galleria di Malo, ma dopo il via libera della Procura di Vicenza traguardo è stato fissato nel 2022. I 94 chilometri del tracciato diventano 162 con la viabilità secondaria, 36 i comuni coinvolti nelle Province di Vicenza e di Treviso che reclamano a gran voce il completamento delle tangenziali di innesto ai caselli.

Tra qualche giorno si potrà quindi percorrere i 30 chilometri da Malo a Bassano che attraversano una della aree più industrializzate d’Europa, il cuore del manifatturiero con la fabbrica diffusa, la vera fortuna del Nordest. La palla al piede del gap d’ infrastrutture che blocca i camion fuori dai cancelli delle fabbriche è stato in parte risolto nel 1972 con la Valdastico, unico asse diretto tra l’Alto vicentino e l’area metropolitana. La A31 attende sempre la connessione con la A13 a Rovigo, altrimenti il tratto Sud verso Longare sarà un monumento all’inefficienza, alla stregua della Brebemi in Lombardia.

Il conto alla rovescia è già stato annunciato ai sindaci del Vicentino dalla Sis guidata da Matterino Dogliani, titolare della concessione di Superstrada Pedemontana Veneta. Procedura analoga è stata inoltrata ad Aiscat e alle Prefetture: i lavori tra il casello di Breganze e quello di Bassano Ovest sono completati. L’asfaltatura è perfetta con le tinte pastello lungo la muraglia scavata nella fascia delle risorgive, la vera miniera idrica veneta. La data indicata per l’apertura al traffico va dal 9 al 20 novembre, appena arriverà il via libera dal sistema informatico delle autostrade per mettere a regime i pedaggi.

Giovedì scorso l’ingegner Elisabetta Pellegrini, direttore della Struttura di progetto, ha sottoscritto davanti al notaio l’accordo con Dogliani e la Spv per l’apertura anticipata della Breganze-Bassano, come previsto dalla convenzione del 2017.

Lunedì 9 ci sarà la visita di ricognizione, in contraddittorio con i tecnici di Svp, per verificare la perfetta esecuzione delle opere avviate fin dal 2013. Non c’è solo l’idoneità rispetto alla sicurezza stradale, si tratta di verificare se il sistema di raccolta e smaltimento della pioggia funziona a meraviglia.

La bomba d’acqua e grandine d’agosto ha trasformato in un torrente la Pedemontana verso Malo, con la chiusura immediata dell’autostrada, pochi giorni dopo l’apertura al traffico. Un vero incubo. C’è ottimismo e la data dell’inaugurazione verrà decisa domani sera, quando la Pellegrini potrà dare il via libera al presidente Zaia e al commissario Marco Corsini, vero artefice del Terzo Atto Convenzionale.

I collaudi proseguono da una ventina di giorni e sorprese non ce ne dovrebbero essere. Finalmente si potrà percorrere la Pedemontana da Malo a Bassano in 15-20 minuti rispetto ai 45 se non 60 di oggi. I camion potranno così circolare senza assediare le auto ed entrare sulla A31 all'altezza del casello a ridosso di Thiene per poi raggiungere Milano o Venezia. Sarà la fine dell’isolamento e delle code sulla Gasparona? —


 

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