Pioggia di telecamere in città: ecco la mappa
Centosedici occhi elettronici in tutti i quartieri, la città osservata 24 ore su 24
Padova si riempie di «occhi elettronici»: videosorveglianza in ogni angolo della città per contrastare l’emergenza criminalità. La giunta, infatti, ha approvato ieri l’ultimo atto di un progetto che porterà le telecamere in città dalle attuali 38 a 116, tutte collegate alla nuova centrale operativa della polizia municipale, che proprio in questi giorni sarà completata in via Gozzi.
Una spesa di quasi due milioni di euro: finanziata con un contributo statale già arrivato nelle casse di palazzo Moroni. «Entro fine anno saranno tutte attive - afferma l’assessore Marco Carrai - Abbiamo colto un’opportunità importante per migliorare la sicurezza». Nella lista stilata dal comandante Lucio Terrin ci sono tutti i punti più «difficili» di Padova, dove la presenza di una telecamere potrebbe servire ad aumentare la sorveglianza e permettere il riconoscimento di eventuali malviventi. Tutte le zone «calde» saranno coperte da occhi elettronici: da piazza De Gasperi alle vie Bixio e Cairoli, da via Manara e via Confalonieri. Telecamere sparse nei quartieri: dal centro (previste anche nelle piazze Duomo, Capitaniato e Insurrezione) fino all’estrema periferia. La videosorveglianza si estenderà persino al parco Iris e all’interno del patronato di San Carlo, dove in passato sono stati trovati degli spacciatori.
Una vigilanza non solo in funzione anti-crimine. Alcune telecamere saranno piazzate anche per consentire alla polizia municipale il controllo del traffico veicolare: sarà sorvegliata la curva Boston e i principali cavalcavia. «Si tratta di scelte fatte ascoltando tutti i soggetti istituzionali coinvolti: dalle forze dell’ordine ai consigli di quartiere - precisa l’assessore alla polizia municipale Marco Carrai - In questi mesi ho incontrato anche decine di comitati cittadini». Un progetto da due milioni di euro, nato con la finanziaria 2005 con una copertura in tre anni. Nel 2006 sono arrivati a palazzo Moroni 701 mila euro; lo scorso anno il contributo è stato di 671 mila euro; mentre ieri la giunta ha dato il via libera all’arrivo di altri 528 mila euro. Nel frattempo l’amministrazione ha già portato a termine alcuni interventi di videosorveglianza in alcune aree della città, tanto che oggi sono già 38 le telecamere esistenti. Nel 2005, infatti, è stata attivata la videosorveglianza integrata di palazzo Moroni e dell’area delle piazze. Nel 2006 invece è partito, con un finanziamento di 150 mila euro, il sistema di tele-pattugliamento della zona Anelli-Stanga e in via Tommaseo. Infine, nei primi mesi del 2008 è stato dato il via libera, con 330 mila euro di contributo, al nuovo sistema di telecamere in corso di installazione nelle aree della stazione, di piazza De Gasperi e via Confalonieri. Finora la gestione delle telecamere è affidata ad Aps Holding, che ha un contratto fino al 31 marzo 2009: il compenso è di oltre 472 mila euro.
Dopo la discussione di ieri, quindi, alle 38 già esistenti si aggiungeranno, entro la fine dell’anno, le 78 telecamere previste nella lista licenziata dalla giunta. Padova diventerà così il capoluogo in Veneto con il maggior numero di telecamere funzionanti per assicurare maggiore controllo e più sicurezza. A giorni sarà completato il montaggio della nuova centrale operativa della polizia municipale in via Gozzi: qui convergeranno tutte le immagini dei 116 «occhi elettronici» sparsi in città. E in attesa dell’entrata in funzione della videosorveglianza si completeranno le altre migliorie, senza dimenticare i 400 mila euro stanziati per i nuovi mezzi delle forze dell’ordine. Sabato comincerà anche il corso per i 300 selezionati del concorso per l’assunzione di vigili.
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