Plexiglass in spiaggia contro il coronavirus, coro di no in Veneto all'idea dei box

Il sindaco di Jesolo: no alle "serre", saremo pronti ad aprire la stagione dal primo giugno con ombrelloni distanziati fra di loro. Caorle: si torna agli Sessanta con presenze tutte italiane, ma ce la faremo. Albarella garantisce 6 metri fra ombrellone e ombrellone

VENEZIA. Fa discutere l'idea di un'azienda modenese che ha progettato dei box in plexiglass per difendere le persone dal contagio del coronavirus e garantire comunque la stagione balneare. "Idea inquietante - la definisce il presidente della Regione Veneto Luca Zaia - Chi si mette dentro in un box dove si esce cotto dopo un'ora stando lì dentro? Capisco la creatività, ma immaginate - ha detto Zaia parlando con i giornalisti - andare in spiaggia sotto l'ombrellone, in un box di plexiglass dove non tira nemmeno un pelo di aria?».

Zaia si è detto poi fiducioso sul fatto che, nonostante l'emergenza Covid, si possa ancora salvare la stagione balneare. «Non faccio parte - ha spiegato - di quelli che pensano che nel turismo ci sarà un disastro. Il turismo è in ginocchio, sta soffrendo, ma vedo tanti operatori che no hanno ancora gettato la spugna. Qualche speranza è giusto mantenerla per pensare al turismo in generale».

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«Ho avuto indicazione di un operatore - aggiunge - che a Jesolo i turisti tedeschi che hanno già prenotato sia nei campeggi che negli alberghi hanno disdettato solo per il 7%. Vuol dire che c'è ancora un'attesa. Se ci credono quelli che vengono dall'estero dobbiamo crederci ancor di più noi».

«Non consideriamo nemmeno la possibilità di chiudere i nostri ospiti in "serrà" come hanno prefigurato altre località, perché pensiamo ci siano soluzioni che possano coniugare meglio la tutela della salute con lo spirito di una vacanza». Così Valerio Zoggia, sindaco di Jesolo, prima spiaggia per presenze in Italia. Per Zoggia, se il contagio non riserverà sorprese, il programma per dare avvio alla stagione balneare è già stato delineato: «Grazie al via libera del governatore Zaia, possiamo già sistemare l'arenile - ha spiegato -, anche rispetto a quanto era accaduto con le mareggiate dello scorso autunno, e farci trovare pronti per il 4 maggio, quando inizierà l'allestimento dei vari stabilimenti. Dal primo giugno saremo pronti ad accogliere i nostri primi ospiti». Tra le misure che saranno adottate, la sanificazione costante dei bagni e un notevole distanziamento tra ombrelloni.
 
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«Sarà un po' come tornare agli anni Sessanta, con un turismo quasi esclusivamente italiano, ma siamo confidenti che quest'anno Caorle possa ospitare ancora milioni di persone sulle sue spiagge». Lo ha affermato Loris Brugnerotto, presidente di Federalberghi Caorle. «Le prenotazioni dall'estero sono crollate - ha aggiunto -, soprattutto dopo che i politici di alcune nazioni del centro e nord Europa hanno annunciato che alcune categorie di persone, come gli anziani, dovranno restare in casa fino a dicembre: dai grandi circuiti internazionali piovono solo disdette, anche se alla stagione estiva manca ancora molto tempo. Diverso l'andamento degli italiani: per ora c'è una tenuta e, anzi, ci sono segnali di interessamento per il periodo estivo, visto che ben difficilmente potranno muoversi verso l'estero».
 
Anche Caorle scarta l'ipotesi dei divisori in plexiglass tra gli ombrelloni: «È impensabile rinchiudere i turisti là dentro - ha risposto Brugnerotto - non sarebbe più vacanza». «Per ora - ha aggiunto - cerchiamo di farci trovare pronti: sfruttiamo queste settimane per rimettere a posto i danni del maltempo e dell'acqua alta di novembre, poi penseremo a come allestire al meglio le spiagge, sfruttando gli ampi spazi a disposizione, anche in considerazione della defezione dei molti ospiti stranieri». Caorle conta circa 4,5 milioni di presenze turistiche estive e si colloca alle spalle di Bibione, Jesolo e Cavallino Treporti nella graduatoria delle località più frequentate del Veneto.
 
«Il plexiglass tra un ombrellone e l'altro è una bufala da incubo e decisamente non serve all'Isola di Albarella, che può contare su una spiaggia che misura 350mila metri quadri ed è in grado di consentire ampie distanze tra gli ombrelloni». Così la società che gestisce l'Isola di Albarella la quale rileva che «già nelle stagioni normalì ogni ombrellone conta 16mq di spazio esclusivo, misura che quest'anno lo spazio per turista sarà aumentato fino a 40 mq a ombrellone. Significa contare su un distanziamento di 6 metri tra gli ombrelloni».
 
È stata così costituita una task force per la prossima stagione estiva assicurando che vengano attuate tutte le azioni per garantire sicurezza, prevenzione e rispetto degli ospiti e dei lavoratori«. Gli operatori lavoreranno in completa sicurezza: gli uffici sono dotati di disinfettanti, mascherine, pulizia costante e igienizzazione degli ambienti e il personale a contatto con il pubblico sarà dotato anche di parafiato e copertura per gli occhi, con misurazione delle temperature per tutti quelli che accedono negli stessi uffici. Tra l'altro saranno igienizzate strade, parco giochi e percorsi vita. È stata prevista l'igienizzazione degli stabilimenti balneari, dei lettini e dei camminamenti, delle piscine anche l'utilizzo di nebulizzatori meccanici e a mano. Saranno igienizzate le biciclette ogni volta che vengono riconsegnate così come le golf car. Anche il servizio medico privato dedicato all'Isola sarà potenziato. L'ambulatorio sarà dotato di strumentazioni e Dpi necessari a trattare i casi specifici.
 

 

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